«Il parco della mondialità è sicuro»: le forze dell’ordine non hanno dubbi. Famiglie e bambini possono tranquillamente frequentare l’area sita a Gallico, quartiere alla periferia nord di Reggio Calabria, che nei giorni scorsi è stata al centro di una vera e propria “psicosi”, soprattutto sui social network. Il 23 aprile una dodicenne sarebbe stata aggredita e malmenata, riportando un grave trauma facciale. Stamani il questore reggino, Maurizio Vallone, insieme ai comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, Giuseppe Battaglia e Flavio Urbani, hanno effettuato un sopralluogo per testimoniare non solo che il parco è sicuro, ma anche per sottolineare la presenza dello Stato a tutela dei tanti bambini e famiglie che lo frequentano. Già è attiva una sorveglianza da parte delle forze dell’ordine che, oltre ai normali controlli sul territorio, vigileranno la domenica, ossia la giornata con più presenze, con una pattuglia specifica. «La città di Reggio deve continuare ad usufruire serenamente di questa meravigliosa struttura- ha dichiarato Vallone- non ci sono elementi che ci fanno pensare a pericoli per l’incolumità dei bambini e di tutti, quindi posso affermare che l’area è sicura e sarà comunque attenzionata da tutte le forze dell’ordine».

Tanti sono i punti da chiarire e le indagini dei carabinieri sono ancora in corso, ma gli investigatori escludono che ci sia un reale pericolo. «Siamo di fronte ad un episodio anomalo- ha dichiarato il colonnello Battaglia- e sul quale stiamo cercando di fare luce per verificare esattamente la dinamica ed eventuali responsabilità. Ci tengo a sottolineare- ha concluso- che si tratta di un singolo episodio che nulla deve togliere alla fruizione libera e tranquilla di un bellissimo posto qui a Reggio Calabria».

Polmone verde della città dello Stretto, dagli anni Settanta il parco della mondialità, di proprietà della Curia  rappresenta, un punto di riferimento per tutta la comunità e nonostante questo episodio genitori e nonni continuano a portare i propri piccoli. Ovviamente tanti sono gli interrogativi a cui dovranno seguire risposte, ma i cittadini non rinunciano a godere della struttura “simbolo” per l’infanzia di tanti reggini.

 

LEGGI ANCHE: