"Altro che aggressione, mia figlia è stata offesa e le è stata resa la vita impossibile". Si difende la mamma della sedicenne rea di aver aggredito la professoressa di una scuola superiore di Paola che aveva rimproverato la ragazza. Il fatto risale allo scorso 14 settembre ed era stato reso noto dal blog "lo Strillone". Secondo la mamma la figlia avrebbe dovuto affrontare e subire le vicissitudini del contesto scolastico, soprattutto da parte della professoressa: un batti e ribatti per l'anno scolastico trascorso. "Avevo chiesto alla professoressa di incontrarla - dice la donna - ma tutte le volte non mi è stato concesso. Forse il mio sbaglio e' stato quello di non recarmi dalla preside".

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Passato l'anno scolastico, racconta ancora la mamma, la situazione si sarebbe ripresentata. "Alla telefonata di mia figlia in lacrime delle 8,45 il primo giorno di scuola dove mi diceva che la professoressa dopo averle messo le mani addosso e gridarla in faccia l'aveva mandata dalla preside, mi recai a scuola intrufolandomi senza farmi vedere da nessuno nella classe di mia figlia. Arrabbiata com'ero perché' non ne potevo piu' mi trovai (la docente ndr) nel corridoio e le chiesi, in tono molto alto, cosa aveva contro mia figlia". Da li' poi il confronto, il contatto fisico e la spinta. Dopo alcuni giorni la relazione protocollata della mamma della studentessa che racconta dal suo punto di vista come sono andati i fatti. Una situazione –riporta l’agi - che al momento sembra ancora non aver trovato una soluzione.