Arriva il no definitivo alla Regione per la discarica di Battaglina con obbligo per il gestore del completo ripristino dei luoghi occupati dal sito in cui venivano sversati i rifiuti. E' stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regionale l'annullamento del Giudizio di Compatibilità ambientale, ovvero la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), per il progetto di smaltimento e recupero rifiuti denominato “Isola Ecologica Battaglina” sita, appunto, nella località Battaglina del Comune di San Floro in provincia di Catanzaro. Quella in questione sarebbe stata la più grande discarica mai realizzata in Italia ed avrebbe dovuto accogliere amianto e rifiuti speciali.


Legambiente Calabria e il comitato “No Battaglina” avevano inviato alla Regione Calabria una richiesta formale di sospendere immediatamente in via di autotutela l'autorizzazione alla realizzazione di una mega discarica. La Regione Calabria, accogliendo le motivazioni di Legambiente Calabria e del Comitato No Battaglina ha dapprima sospeso, nel marzo 2014, il decreto n. 16278/2009, con il quale era stato rilasciato alla Sirim srl il giudizio di compatibilità ambientale ed autorizzazione integrata ambientale per un progetto di smaltimento e recupero rifiuti in località Battaglina del comune di San Floro su un terreno di proprietà del Comune di Borgia e poi, proceduto all' annullamento definitivo dell’autorizzazione ambientale.


“L'annullamento dell' autorizzazione ambientale per Isola Ecologica Battaglina , (provvedimento pubblicato in data 3 novembre sul Bollettino ufficiale regionale della Calabria) è una bellissima notizia per chiunque ami e rispetti l'ambiente, dichiara Michele Mirabello, segretario Pd di Vibo Valentia. Una discarica che doveva nascere in un territorio di una bellezza paesaggistica come poche, basti pensare al vicinissimo parco archeologico Scolacium di Borgia. Adesso bisogna recuperare il danno arrecato al territorio con il recupero della zona, deturpata dallo sbancamento in questi ultimi mesi. Il centrodestra ci lascia una gestione dei rifiuti al collasso che non si risolve di certo con nuove discariche ma con incentivi e cultura della differenziata”.