«A undici giorni dal disastro ambientale nella BioValle del Nicá, non è dato sapere quali sono i tempi ed i modi per la bonifica del torrente Patia/Cacciadebiti e del letto del fiume Nicá». Così in una nota il circolo  Legambiente di Nicà esprime delusione e preoccupazione.

«Abbiamo appreso che ieri, primo luglio, nel tardo pomeriggio un agricoltore del posto che ha investito tutta la sua vita in questo territorio, mentre vigilava con attenzione se le operazioni di recupero del percolato stavano continuando, ha notato che nel letto del Nicá vi erano due pale meccaniche che stavano rimaneggiando il greto del fiume. Allertato da quanto visto ha subito chiamato il 112. I carabinieri della compagnia di Cirò si sono recati sul posto provvedendo a fare gli atti di propria competenza.
Chiediamo ancora una volta - continua la nota - agli organi competenti il crono-programma della bonifica del territorio che ad oggi nessuno conosce tranne chi ha creato il disastro ambientale. 

Chiediamo come sia possibile che a distanza di 11 giorni ancora non si sia chiarita la dinamica dello sversamento? Perché si è rotta la conduttura? Chiediamo al Pubblico Ministero titolare del fascicolo di nominare un Ingegnere ambientale con provata esperienza quale perito per verificare le cause di quanto accaduto la mattina del 22 giugno scorso».