La buona notizia arriva direttamente da Roberto Occhiuto che, intervenendo al seminario conclusivo del Progetto per lo sviluppo di servizi a favore delle persone cieche pluriminorate, ha confermato, anche per il prossimo esercizio, il finanziamento pubblico in favore dell’Uici, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, e della Iapb, l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità. L’azione condotta dalle due associazioni presiedute a livello regionale da Pietro Testa, ha consentito di somministrare in Calabria circa 13mila ore di assistenza a soggetti pluriminorati disabili visivi.

Servizi di civiltà

In particolare sono stati erogati, fra gli altri, servizi di consulenza alle famiglie, assistenza didattica extra-scolastica, orientamento e mobilità, autonomia personale, musicoterapia, nuoto, stimolazione basale e gioco basale. «Il grado di civiltà di un governo si misura anche dalla capacità di stare vicini a chi ha bisogno – ha detto il presidente della Regione – Siamo consapevoli che per arrivare a sostenere i soggetti disabili visivi abbiamo la necessità di coinvolgere nel percorso di sussidiarietà e di affiancamento alle famiglie le associazioni protagoniste di un impegno consolidato in questa direzione alle quali sono riconoscente per il contributo che offrono nel rendere la Calabria più civile».

Normativa all'avanguardia

All’iniziativa, ospitata nella Sala Oro della Cittadella di Catanzaro, hanno tra gli altri partecipato pure la vicepresidente della Regione Giusy Princi e poi le consigliere nazionali Uici Luciana Loprete e Annamaria Palummo. Ribadita la bontà della Legge regionale, la 17 del 2019, specificatamente indirizzata agli interventi per l’assistenza a favore dei ciechi pluriminorati.

«Un vanto per la Calabria in quanto tale disposto normativo è l’unico del genere in Italia – ha affermato Annamaria Palummo – Per noi è un fiore all’occhiello ed offre una concreta opportunità di assistenza ai soggetti disabili con cecità. Si conferma la necessità di affrontare con interventi mirati e capacità professionale questa problematica, in grado di offrire un sollievo vero e risultati documentati». 

Sono 75 gli operatori complessivamente coinvolti «a testimonianza – ha sostenuto il presidente Uici Calabria Pietro Testa – anche dello sbocco occupazione offerto dal progetto. Il lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni viene ripagato dalla fiducia della politica che vede in noi un partner sociale affidabile».