«Siamo stanchi dei tagli indiscriminati che l'azienda sta effettuando. Per questo motivo, se non si trova una soluzione, continueremo a protestare aderendo anche a scioperi a sorpresa organizzati dai sindacati».


Così i lavoratori calabresi della Tim che stamani hanno aderito alla manifestazione regionale nell'ambito della protesta nazionale, sostenuti da Slc Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni, contro la disdetta degli accordi integrati viaziendali che dovrebbe partire dall'1 febbraio 2017. Alla manifestazione in piazza Prefettura, a Catanzaro, presenti i rappresentanti sindacali che hanno sottolineato come «non si possa spingere sulla produttività a scapito dei diritti e delle condizioni di lavoro che peggiorano di giorno in giorno. La produttività si può ottenere puntando sui lavoratori che sono una risorsa e non un problema. Su di loro si deve investire».

 

Non si fa attendere la replica dell’azienda che smentisce categoricamente gli esuberi: «Tim smentisce qualsiasi indiscrezione relativa all'individuazione di esuberi all'interno della società e all'avvio di procedure di legge conseguenti. L'azienda - prosegue la nota - ha più volte ribadito alle organizzazioni sindacali la volontà dell'attuale management di salvaguardare il perimetro organizzativo e di gestire le eccedenze produttive attraverso processi di formazione e riqualificazione professionale che porteranno a un più efficace impiego delle competenze dei singoli, consentendo l'internalizzazione di attività ad alto valore aggiunto e il potenziamento delle attività legate al core business aziendale.


Tim ha inoltre avviato un piano straordinario di contenimento dei costi di struttura e di miglioramento della spesa senza influenzare, neppure in minima parte, il livello degli investimenti previsti né l'attuale costo del lavoro. Tim, infatti, è fortemente impegnata per lo sviluppo delle infrastrutture e per la digitalizzazione del Paese grazie a un piano di investimenti di 4,5 miliardi di euro per lo sviluppo della banda ultra larga fissa e mobile nel triennio 2016-2018. Un impegno che ha permesso già a inizio novembre di centrare gli obiettivi di copertura della fibra ottica e del 4G previsti perla fine del 2016, e di incrementarli ulteriormente. Questi risultati hanno consentito all'azienda anche di incrementare il fatturato registrando il miglior risultato dal 2007 delle attività in Italia. Allo stesso tempo è stato avviato un confronto con le organizzazioni sindacali finalizzato alla ricerca di soluzioni che consentano di adeguare le previsioni dell'accordo del maggio del 2008 alle mutate condizioni di mercato e alla conseguente esigenza di migliorare i livelli di servizio per la clientela anche nella prospettiva, in particolare, di condividere misure e soluzioni normative a sostegno degli inevitabili progetti di riqualificazione e riposizionamento professionale, funzionali a nuova occupabilità aziendale sostenibile. La trattativa sindacale è improntata ad ampia disponibilità a discutere ed è ispirata ad una filosofia di recupero di produttività interna e una redistribuzione degli auspicabili risultati ottenuti.

 

La disdetta dell'accordo del 2008, purtroppo storicamente privo di scadenza, e non della contrattazione di secondo livello- conclude la nota dell'Azienda - va letta come peraltro chiarito alle organizzazioni sindacali, quale adempimento finalizzato ad avviare un nuovo tavolo di confronto caratterizzato da celerità e certezza dei tempi di trattativa».