VIDEO | Ieri la giornata internazionale del malato indetta 30 anni fa da Giovanni Paolo II. «Grazie agli operatori sanitari per il loro servizio reso con amore e competenza»
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La diocesi di Locri-Gerace guidata da monsignor Francesco Oliva ha scelto anche quest’anno il santuario di Santa Domenica di Placanica per celebrare la giornata mondiale del malato. Centinaia di persone si sono riversate nel luogo di culto mariano fondato anni fa da fratel Cosimo Fragomeni, là dove tanti hanno ritrovato la guarigione del corpo e dello spirito, tra fede e preghiera. Una giornata speciale, istituita trent’anni fa da Giovanni Paolo II, che intende richiamare un’attenzione particolare verso i malati e quanti se ne prendono cura.
«Troppo spesso vengono messi in risalto i limiti e le carenze dell’organizzazione della sanità – è il messaggio del vescovo - l’insufficienza del personale, lo stato di degrado di talune strutture ospedaliere, la fragilità del sistema sanitario territoriale, la mancanza di una politica sanitaria di larghe vedute. Pur senza negare quello che appare all’osservatore comune, vorrei plaudire all’impegno e alla generosità di un mondo, quello degli operatori sanitari, che assume su di sé la cura dei malati e la sofferenza di tanti e con senso di responsabilità e dedizione prova a sopperire ad ogni carenza strutturale. La loro che è una vera missione li porta ad essere accanto a quanti sono più fragili e deboli».
Dalle parole di Oliva anche un pensiero al mondo degli operatori sanitari che, oltre alla cura dei malati con le comuni e spesso non meno gravi patologie, è impegnato nella lotta alla pandemia. «Verso tutti gli operatori sanitari la comunità civile e religiosa è debitrice di riconoscenza – ha concluso Oliva - Ed è giusto dire loro grazie ed esprimere riconoscenza per il loro servizio reso con amore e competenza, che va al di là dell’esercizio di una semplice attività professionale. Ogni medico ed operatore sanitario ha bisogno di preghiera e vicinanza».