«Sulla vicenda Diga sul Melito/ Astaldi/Consorzio di Bonifica, continuando a leggere sulle agenzie di stampa e sui giornali notizie inquietanti, mi vengono ulteriori dubbi: come mai l'allora procuratore Mariano Lombardi, più volte da me sollecitato, non ha mai voluto incontrarmi? Il suo predecessore, invece, dott. Iannelli, mi ha incontrato per quasi un'ora, e dopo qualche mese sono stato convocato dal dott. Borrelli, al quale ho rilasciato una dichiarazione da me firmata. Peccato che poi sia il dott. Iannelli che il dott. Borrelli siano stati trasferiti. Con il dott. Mariano Lombardi tutto si è fermato».

Così Grazioso Manno, ex presidente del Consorzio di bonifica Ionio catanzarese. «Da allora più nulla. Sono passati oltre 11 anni e, nonostante tutte le mie forti dichiarazioni nei confronti di Astaldi, nulla si è mosso. Ma io continuo ad avere fiducia: prima o poi la verità vera verrà a galla. Astaldi? Sono convinto che pagherà; sono ancora fermamente convinto che io ed il Consorzio avevamo ragione su tutta la linea. È stato arrecato un danno irreparabile alle popolazioni interessate, all'intera Calabria, al Consorzio di Bonifica ed a me personalmente. Qualcuno - conclude Manno -  dovrà pur rispondere perché stiamo parlando di una grande opera ferma, di decine di milioni di euro spesi, di decine di milioni pignorati al Consorzio da  parte di Astaldi».