La parlamentare, sposando l’appello della presidente della Regione, invita i cittadini alla responsabilità: chi arriva dalle zone a rischio rispetti i 14 giorni di isolamento
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«Condivido le parole della presidente della Regione Calabria e mi unisco al suo appello: è necessaria un'assunzione di responsabilità da parte di tutti. Ritornare in Calabria dalle zone rosse è pericoloso e mette a rischio la salute pubblica. Ecco perché serve razionalità e buonsenso». Così la portavoce del Movimento 5 stelle alla Camera Federica Dieni.
«Allo stesso tempo – aggiunge la deputata –, bisogna emanare provvedimenti per fermare le partenze verso la Calabria dai territori più a rischio. Il governo non deve sottovalutare i pericoli che porta con sé un esodo incontrollato».
La parlamentare spiega di essere già in contatto con la prefettura di Reggio Calabria, la quale, da parte sua, assicura che le forze di polizia sono già al lavoro nelle principali stazioni ferroviarie della provincia per effettuare controlli ed individuare, eventualmente, le persone provenienti dalle zone a rischio.
«Questa regione – sottolinea la Dieni – non è pronta a fronteggiare una possibile emergenza sanitaria ed è per questo che bisogna attuare in modo rigido le più stringenti misure di prevenzione. Bene, dunque, anche la quarantena obbligatoria disposta dalla Regione per chi arriva dalle 14 province ma, affinché il sistema calabrese regga, serve la collaborazione di tutti».
La deputata dunque invita i cittadini a seguire le prescrizioni e ad attenersi alle regole, in modo da evitare il peggio. Si rivolge poi ai sindaci affinché emanino ordinanze contingibili e urgenti per far rispettare gli obblighi di quarantena, anche attraverso i controlli degli agenti della polizia municipale, i quali, a loro volta, dovranno essere messi nelle condizioni di lavorare in perfetta sicurezza.
«Le istituzioni – conclude Federica Dieni - hanno il dovere di non sottovalutare il problema e di agire con tempestività e lungimiranza. Ma stavolta, per superare questa fase critica, è necessario che ognuno faccia la sua parte, con intelligenza e senso di responsabilità».