Originari del Catanzarese, furono freddati a colpi di pistola e poi sepolti in una buca in un bosco in provincia di Arezzo. L'iscrizione nel registro degli indagati è finalizzata alla comparazione del Dna
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A 16 anni di distanza dalla scoperta dell'omicidio dei due fratelli Angelo ed Ettore Talarico, 42 e 35 anni, di Cerva (Catanzaro), uccisi a colpi di pistola e poi sepolti in una buca in un bosco a Terranuova Bracciolini (Arezzo), dieci persone sono state indagate dalla Dda fiorentina per omicidio in concorso e associazione mafiosa.
La notizia è riportata oggi dalla Nazione: secondo quanto riporta il quotidiano anche i dieci indagati sarebbero calabresi. L'iscrizione nel registro degli indagati è finalizzata alla comparazione del Dna, da eseguirsi con incidente probatorio fissato per l'8 marzo. Secondo quanto appreso la Dda avrebbe fatto richiesta dell'accertamento tecnico e la difesa degli indagati avrebbe chiesto l'incidente probatorio per confrontare il loro Dna con quello dei reperti del 2006 e di sei stretti parenti delle vittime.
I cadaveri dei due fratelli furono rinvenuti la sera del 9 aprile 2006, due giorni dopo la loro scomparsa da San Giovanni Valdarno, paese non lontano da Terranuova Bracciolini, dove si erano trasferiti da alcuni mesi per fare i muratori in una ditta che aveva appalti in provincia di Firenze. Allora fu fatta l'ipotesi di un'esecuzione probabilmente riconducibile alla criminalità organizzata, motivo per cui la Dda subentrò nelle indagini. Il duplice delitto suscitò molto scalpore. Intervenne anche l'allora vescovo di Arezzo, oggi presidente della Cei, Gualtiero Bassetti che si rivolse agli assassini perchè si consegnassero e lanciò un appello: "Chi sa qualcosa che possa tornare utile alle indagini lo comunichi alle forze dell'ordine".