Il consigliere regionale della Calabria, Ferdinando Laghi, ha parlato a lungo dei potenziali rischi dell'elettromagnetismo, in particolare delle emissioni dei tralicci per la telefonia, e di come provare a difendersi. Laghi, professione medico, è anche responsabile dell’Isde Italia Medici per l’Ambiente, associazione che si occupa dei problemi della salute legati al mondo del lavoro e della società. Il convegno si è tenuto ieri pomeriggio a Cirella, frazione di Diamante, in un sala gremita e attenta. Lo hanno organizzato il gruppo Attivamente e il comitato contro l’inquinamento elettromagnetico della contrada Montesalerno.

Cosa chiedono gli attivisti

I componenti di associazioni e comitati presenti in sala si sono detti soddisfatti dell'incontro, dopo anni di battaglie. «Sono decine le antenne sorte nei comuni di Diamante e Cirella - si legge in un comunicato - e tutte molto vicine ad abitazioni tali da preoccupare la popolazione, ricordiamo le antenne 5G in contrada Felicetto. Occorre quindi vigilare e tenere alta l’attenzione spingendo i Comuni a ben valutare l’allargamento di tali postazioni». Nel corso dell'evento, gli ambientalisti, tra cui Francesco Cirillo e Fabrizio Perrone, hanno annunciato forme di protesta nel caso in cui altri tralicci saranno posizionati sul territorio comunale. Gli organizzatori, poi, hanno stigmatizzato l’assenza dell’amministrazione comunale, che «pur invitata - si legge ancora nella nota - non ha mandato propri rappresentanti». Il gruppo "Attivamente", ancora, ha chiesto pubblicamente ai propri amministratori di acquistare tre centraline di controllo per avere un quadro più preciso dei potenziali rischi per la popolazione. In ultimo, hanno chiesto di attuare una convenzione con l’Arpacal per monitorare tali controlli sulle emissioni  perché non superino i parametri di legge.