Strade chiuse, spazi pubblici interdetti ed esercizi commerciali con serrande abbassate già alle 15. Ecco come le città dei sindaci Ernesto Magorno e Vincenzo Cascini stanno contrastando la diffusione del Covid-19
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Dopo la notizia del focolaio da coronavirus a San Lucido e la conseguente chiusura della città, i sindaci del Tirreno cosentino provano a giocare d'anticipo e, prima che il Covid-19 si diffonda anche nelle loro comunità, inaspriscono le restrizioni già vigenti. A dichiarare guerra alla pandemia, sono Ernesto Magorno, sindaco di Diamante, e Vincenzo Cascini, sindaco di Belvedere Marittimo, a capo di due cittadine al momento nemmeno sfiorate dal dramma del Coronavirus, almeno per quanto riguarda i contagi. Questa mattina anche il sindaco di Cetraro, che ha ospitato invece il primo caso di Coronavirus in Calabria, aveva inasprito le restrizioni.
A Diamante strade chiuse
Da Diamante non si entra e non si esce e per essere certi che nessuno trasgredisca le disposizioni, Ernesto Magorno in mattinata ha fatto arrivare delle barriere mobili che sono state posizionate in quasi tutti i punti d'accesso del paese. «Lasceremo aperti due ingressi dalla strada dell'Anas - ha detto il primo cittadino - e delimiteremo, all'interno del perimetro urbano della città, gli accessi al centro di Diamante o di Cirella, predisponendo anche una vigilanza». Si è trattato di una decisione drastica, ma necessaria. «Non lo facciamo perché ci piace fare questo - ha spiegato -, lo facciamo con grande dolore, perché siamo costretti, in un momento in cui ci rendiamo conto che nel Mezzogiorno può dilagare il virus. Per questo abbiamo l'obbligo di fare di tutto per impedire l'arrivo del virus in città». Poi il sindaco lancia un accorato appello: «A coloro i quali immaginano di venire a Diamante diciamo: rispettate le nostre scelte e rispettate voi stessi». Il primo cittadino ha anche vietato l'accesso a piazze e lungomare.
A Belvedere massi di cemento e coprifuoco
Anche il sindaco Vincenzo Cascini ha scelto la linea dura e ha ordinato la chiusura del bivio Fornace e il tratto di strada comunale con massi di cemento, così da impedire eventuali ingressi non autorizzati in città. Tutte le attività commerciali, invece, dovranno chiudere entro le 15, fatta eccezione per farmacie e parafarmacie. Anche qui, parchi e giardini pubblici non sono più accessibili.
Anche San Nicola Arcella prepara la blindatura
A San Nicola Arcella la sindaca Barbara Mele ha già interdetto gli spazi pubblici e l'accesso al suggestivo belvedere. Ma nelle prossime ore, quasi certamente, le restrizioni porteranno a una chiusura delle strade. Si attendono le decisioni degli altri sindaci del Tirreno cosentino, che in queste ore sono a lavoro per limitare l'incontrollata diffusione del virus.