L’opera attesa da anni costata milioni di euro. L’allarme della FenealUil Calabria: «Per rilanciare il comprensorio non si può trascurare la realizzazioni di opere strategiche così importanti»
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Ritardi insopportabili e appelli caduti nel vuoto. I rallentamenti del cantiere del nuovo tribunale di Locri stanno accompagnando l’iter della realizzazione della nuova casa della giustizia del territorio reggino. Una telenovela infinita secondo la FenealUil Calabria che già nei mesi scorsi aveva sollecitato un cambio di marcia per superare intoppi che impediscono l’ultimazione di un’opera attesa da anni e per cui sono stati spesi milioni di euro.
«È necessario rilanciare il comprensorio della Locride – ha espresso il segretario generale Maria Elena Senese – e per rilanciarlo non si può non partire o trascurare la realizzazione di opere strategiche così importanti».
Il presidente Fulvio Accurso nella sua relazione illustrata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario ha scritto di giustizia amministrata in “locali assolutamente inadeguati”. E il cantiere del nuovo tribunale? «Siamo davanti ad una telenovela inguardabile – ha proseguito la sindacalista - continuiamo a raccontare una storia inaccettabile. Nella consapevolezza che tutto ciò, purtroppo, ha un costo sociale elevatissimo. La presenza sul territorio di cantieri muti di così grande rilevanza non solo macchia l’immagine di uno Stato efficiente e pronto a rispondere alla necessità di giustizia di un territorio a rischio quale è quello reggino, ma rappresenta un vulnus per l’economia di un settore, quello edile, che ha sempre rappresentato un traino importante per l’economia regionale».