Attraverso un post sui social il primo cittadino risponde agli haters che l'hanno inondata di insulti sui suoi profili: «Condotte esecrabili, non ci faremo intimidire»
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Le hanno augurato di «prendere fuoco con la tua scrivania», di «schiattare», di «essere colpita da un fulmine», e poi ancora «cornuta», «ti veniamo a prendere a casa». Dopo il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, a finire nel mirino degli haters sui social è stato il primo cittadino di Siderno Mariateresa Fragomeni. Il motivo? Aver scelto di mantenere le scuole cittadine aperte nella giornata di oggi, anche in regime di allerta meteo di livello giallo, contrariamente alle decisioni dei colleghi di Locri, Bovalino e Ardore, i quali a scopo precauzionale hanno optato per la chiusura.
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Senza contare i disagi causati dalla falsa ordinanza diffusa on line. «Condotte esecrabili – le ha definite il sindaco sidernese in un post sui social - perpetrate quasi esclusivamente da giovanissimi utenti, evidentemente non ancora maturi come cittadini. Questo solo per aver fatto il nostro lavoro: mettere in sicurezza strade e cittadini e consentire loro di proseguire la loro vita normalmente. Si può non essere d'accordo, ma non si può arrivare ad augurare la morte e minacciare qualcuno che sta facendo semplicemente il proprio lavoro. Noi andiamo avanti senza fermarci: Siderno ha retto l'urto, Siderno ha tecnici e operatori di prim'ordine che lavorano sulla prevenzione, ma soprattutto Siderno non si lascia intimorire dalla violenza di nessuno, sia essa verbale o fisica».
Intanto la fase critica del maltempo nella Locride sembra essere alle spalle. «Sono stati giorni difficili – ha spiegato Fragomeni - nei quali abbiamo lavorato senza sosta chiedendo tanti sacrifici ai tecnici e ai dipendenti comunali che hanno lavorato senza fermarsi mai. I servizi essenziali nella nostra città non si sono mai interrotti, i disagi sono stati minimi e le scene di voragini, frane e allagamenti alle quali stiamo assistendo nel resto della Calabria ci addolorano profondamente. D'altro canto, valutando la situazione nella nostra città, ci conforta il fatto che, con il duro lavoro, siamo riusciti ad evitare cose peggiori».