Il giovane messinese era invalido con gravissimi problemi di salute mentale. Il legale: «Inascoltate le nostre istanze, chiediamo sia fatta chiarezza sulla sua morte»
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Un tossicodipendente messinese, Ivan Domenico Lauria, 29 anni, invalido civile al 75% con gravissimi problemi di salute mentale, è morto in carcere a Catanzaro. Come scrive Repubblica il suo corpo «presentava evidenti ematomi e varie e profonde ferite da taglio», ma il referto parla di «abuso di sostanze stupefacenti e arresto cardiaco». «Chiediamo che sia fatta chiarezza sulla sua morte - spiega l'avvocato del ragazzo Pietro Ruggeri - e sul perché questa tragedia non è stata evitata. Sono rimaste inascoltate le nostre istanze e anziché essere curato il ragazzo è stato trasferito di carcere in carcere, la sua situazione è andata peggiorando fino al tragico epilogo».
L'avvocato Ruggeri aveva presentato istanze per ottenere i domiciliari, o quanto meno l'avvicinamento alla madre a Messina, e la possibilità di ottenere cure psichiatriche. Tutte respinte dai diversi giudici che si sono occupati di lui.