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La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha confermato la condanna a 18 anni di reclusione a carico di Alfredo Trapasso, 31 anni, finito in manette per l’omicidio di Antonio Aloi, operaio 39enne ucciso con quattro colpi di pistola e poi dato alle fiamme all’interno di un casolare di Simeri Crichi, dove venne ritrovato semicarbonizzato la sera di domenica 19 settembre 2010. Il collegio presieduto da Palma Talerico ha mantenuto inalterato il verdetto di primo grado emesso il 13 giugno 2013.Trapasso avrebbe fatto salire la vittima nella sua auto, una Ford Fiesta portandolo nel casolare in località Pontefegato, a Simeri Crichi, dove la vittima è stata uccisa con una pistola 7.65. In concorso con altre persone allo stato non identificate, dopo aver consumato il delitto, avrebbe ricoperto il corpo con fogli di carta, cospargendolo di liquido infiammabile, quindi il fuoco al solo fine di sbarazzarsi delle prove di distruggere il cadavere.