Una carcassa di stenella, piccolo cetaceo appartenente alla famiglia dei delfini, è stata rinvenuta priva di testa e con evidenti tagli laterali e nella regione addominale, sulla spiaggia di località Savelli, a Pizzo. Del mammifero, che potrebbe essersi arenato per cause svariate sulla riva napitina, sarebbe stato volontariamente fatto scempio, da ignoti, attraverso un coltello o altro oggetto tagliente, come si evincerebbe dai tagli netti inferti alla carcassa.

 

Per l’esperto di cetacei Pino Paolillo, il taglio che ha decapitato l’animale non sarebbe infatti compatibile con la collisione con un’elica di natante, così come i tagli laterali e addominali, con conseguente fuoriuscita di visceri, presenti sul corpo. «Non è il primo caso di delfini cui viene riservato questo trattamento - spiega il responsabile del settore conservazione del Wwf di Vibo -. Anni fa a Parghelia trovai invece solo una testa. Tranciata di netto». Ma quale lo scopo di una simile nefandezza? «Evidentemente - commenta Paolillo - a qualcuno non piacciono i delfini».