VIDEO | Il Comitato malati cronici e Italia nostra di Lamezia invitano il nuovo direttore generale a farsi carico della situazione
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Veri e propri fiumiciattoli che non sono corsi d’acqua ma fogne a cielo aperto. E non in un’area degradata o periferica, ma in perimetro ospedaliero. Succede a Lamezia Terme, nell’area esterna dell'ospedale Giovanni Paolo II. Avevamo documentato la situazione già diversi mesi fa e da allora nulla è cambiato, anzi con le forti precipitazioni invernali il problema si è accentuato.
Ogni volta che piove uno dei tombini vicini all’ingresso dell’area ospedaliera non riesce a contenere il flusso d’acqua ed espelle liquami e rifiuti di ogni genere.
Dall’altro lato del perimetro esterno dell’ospedale la fogna sgorga, invece, quotidianamente. È quella, ci spiegano i rappresentanti del Comitato malati cronici e di Italia nostra, proveniente da un complesso residenziale e dal campo rom adiacente.
Ma dal campo non arrivano solo liquami. Vengono infatti riversati nell’area ospedaliera, a pochi metri dai parcheggi, cumuli di rifiuti. Quella che si è ricreata è una discarica dall’odore nauseabondo in cui sono stati ammassati rifiuti speciali come pneumatici e scarti elettrici. Il tutto lasciato qui per mesi e mesi. Stanche le associazioni chiedono l’intervento dei Nas ed invitano il nuovo direttore generale a farsi carico della situazione.