Il provvedimento licenziato dalla commissione Finanze del Senato prevede anche l'abrogazione della norma che finora ha impedito l'avvio di pignoramenti nei confronti delle aziende sanitarie
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Con 98 voti favorevoli e 60 contrari il Senato ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto proroghe, contenente anche un emendamento che estende per un ulteriore anno la legislazione speciale introdotta per far fronte all'emergenza sanitaria in Calabria. Il provvedimento passerà adesso all'esame della Camera.
Il provvedimento prevede una proroga del commissariamento della sanità fino a dicembre 2024, l'efficacia dell'ultima proroga approvata in ordine di tempo lo scorso maggio sarebbe giunta a scadenza il 31 dicembre 2023.
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In particolare, con il via libera all'emendamento si interviene principalmente sulla possibilità di nominare o mantenere ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi commissari straordinari nominati dal commissario ad acta. Infatti, non tutti i manager attualmente alla guida degli enti sanitari calabresi figurano nell'elenco nazionale degli idonei alla nomina a direttore generale e sarebbero automaticamente decaduti a fine anno. I commissari dovranno essere confermati nell'incarico entro 60 giorni.
Viene poi abrogata la norma che finora ha impedito ai creditori di procedere a pignoramenti nei confronti delle aziende del servizio sanitario calabrese. La legge sarebbe giunta a naturale scadenza il 31 dicembre ma è stata anticipata anche in conseguenza della messa in mora di Bruxelles che ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia a causa della non conformità della Calabria alla direttiva comunitaria contro i ritardati pagamenti.
Viene poi autorizzata la spesa di 19,4 milioni di euro per l'anno 2024 e di 38,6 milioni di euro per gli investimenti in edilizia sanitaria.