La Procura generale chiede una pena più pesante per Anna Perugino, considerata “la mente” dell’aggressione che portò al coma irreversibile Davide Ferrerio. Ferrerio, 22enne originario di Bologna, è stato aggredito durante una vacanza a Crotone nell'agosto 2022, finendo in coma irreversibile a causa di un tragico scambio di persona.

La Procura generale di Catanzaro ha richiesto la riqualificazione del reato da lesioni personali gravissime a tentato omicidio per Anna Perugino, ritenuta la mandante dell'aggressione. Il processo d'appello è stato rinviato all'11 marzo per le repliche.

Secondo le indagini, Davide è stato colpito da Nicolò Passalacqua, un 24enne che lo aveva scambiato per un uomo che corteggiava sui social la figlia minorenne di Anna. Passalacqua, già condannato a 12 anni e 8 mesi per tentato omicidio in un processo separato, avrebbe agito su istigazione di Anna, che aveva organizzato una "spedizione punitiva" contro il presunto corteggiatore.

Anna Perugino è stata condannata a otto anni per concorso in lesioni personali gravissime, mentre il suo compagno, Andrej Gaju, era stato assolto dalla stessa accusa. I due erano inizialmente accusati di concorso anomalo in tentato omicidio, capo però appunto poi riformulato con uno più lieve era partito come concorso in tentato omicidio e riqualificato in lesioni, a Crotone. I difensori della famiglia di Ferrerio avevano parlato, dopo il primo grado, di «sentenza errata e ingiusta» riguardo Anna Perugino, che «conosceva Passalacqua, la sua indole violenta e la sua capacità aggressiva, tanto che lo coinvolse apposta in quella scellerata spedizione punitiva».

E ieri, il procuratore generale ha chiesto 12 anni per Anna Perugino e 4 anni e 4 mesi per Gaju. «Secondo il mio punto di vista – ha dichiarato al Resto del Carlino Gabriele Bordoni, che assiste i familiari della vittima –, la Corte d’Appello ha rinviato all’11 marzo per attendere quello che sarà l’esito della Cassazione per il processo portante che, quello di Passalacqua, laddove per lui era stata mantenuto il tentato omicidio». Ora Passalacqua ha l’accusa di tentato omicidio mentre Perugino solo concorso per lesioni.

«La Corte d’Appello – spiega ancora Bordoni – attende di conoscere il punto di vista della Suprema Corte». La tragedia di Davide «e dei suoi è talmente evidente agli occhi di tutti che è quasi superfluo commentarla ulteriormente – dice Bordoni –. Lui è ancora in ospedale, tenuto apparentemente in vita dalle macchine. Ma di fatto si è spento nell’agosto 2022. La tragedia è immane e - questo il mio giudizio di difensore - la rubrica di tentato omicidio è sacrosanta, fondatissima e aderente ai fatti. La famiglia – incalza – si aspetta che la giustizia non vada a minimizzare una tragedia simile con delle sanzioni risibili. Lì si è spenta, senza senso, la vita di un ragazzo. Gli autori non possono pagare come per un reato marginale. In tanti casi si evocano pene esemplari. Qui, prima di tutto, si deve rispondere a un carattere di giustizia».