Il giovane va ai domiciliari dopo l’appello dagli studi del network LaC e l’interessamento della Garante Stanganelli. Oggi la decisione che consente al 37enne di tornare a sperare
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Davide è vivo e torna a casa. Il 37enne che ha tentato tante volte il suicidio in carcere dopo un lungo calvario legale, mail e comunicazioni inascoltate, dopo l’appello della mamma e della sorella ai microfoni de ilreggino.it, ha trovato uno spiraglio di luce.
È arrivata oggi, infatti, la notizia della scarcerazione e del differimento dell’esecuzione della pena in regime di arresti domiciliari. Lo stato depressivo di Davide, che tanto ha preoccupato i familiari, ha reso possibile agire per scongiurare il peggio.
«Quando facciamo il meglio che possiamo, non sappiamo mai quale miracolo accade nella nostra vita, o nella vita di un altro», diceva Hellen Adams Keller.
Ed è proprio così, «noi oggi ci ritroviamo a ringraziare per un miracolo avvenuto, Davide Divino finalmente sta tornando a casa dal carcere di Rossano, sarà un lungo viaggio verso la Rinascita e Guarigione». Lo dichiara Serena, sorella di Davide, che tra le lacrime di felicità attende il fratello.
«Tutti abbiamo fatto del nostro meglio, alla nostra tenace, guerriera e splendida avvocatessa Angela Cannizzaro, al suo coraggio e determinazione, senza la quale oggi non saremmo qui a piangere di gioia per i domiciliari di Davide, alla Garante della salute la dottoressa Anna Maria Stanganelli che ha preso a cuore la storia di mio fratello e si è mossa subito mettendo tutta se stessa, fino a mantenere la sua promessa di portarlo fuori dalla cella, alla stupenda, professionale come poche, con doti umane degne di donne d'altri tempi Elisa Barresi, alla redazione del Reggino, de LaC News, al direttore Laratta, al procuratore Capo Lombardo, al carcere di Rossano che ha fatto di tutto per aiutare mio fratello, a tutte queste meravigliose persone la mia famiglia ed io vogliamo dire grazie dal profondo del nostro cuore. Le parole non bastano a spiegare quanta gratitudine, sincero affetto e felicità proviamo in questo momento. A voi tutti noi diciamo grazie, la giustizia Divina ha preso a braccetto quella terrena e insieme hanno compiuto un miracolo restituendo un po' di fiducia in più nell’Umanità».
Un percorso che per mesi è stato rallentato dalla burocrazia e dai tempi della giustizia. Grazie all’intervento della Garante regionale Anna Maria Stanganelli, in pochi giorni Davide ha ottenuto una speranza di cura.
«Accolgo con grande gioia la notizia del differimento dell’esecuzione della pena nelle forme della detenzione domiciliare per Davide Divino per cui è stata disposta la scarcerazione immediata. Questo è il risultato della grande rete istituzionale, dove ciascuno, per le proprie competenze, ha cooperato per garantire al giovane il diritto alle cure e alla dignità della persona. Ringrazio le istituzioni tutte per aver compreso l’importanza dell’affermazione del diritto alla salute sancito costituzionalmente. Grazie come sempre alla giornalista Elisa Barresi per avere acceso i riflettori su un caso umano, con la sensibilità e la professionalità che la contraddistinguono».
Una storia a lieto fine che adesso deve riaprire i riflettori sull’emergenza carceri, affinché nessuno mai più venga lasciato solo in un percorso che, lo ricordiamo, deve rieducare, non condannare all’infelicità eterna. Davide non è solo e siamo certi che la sua strada per tornare a vivere è adesso illuminata.