Ignoti gli danneggiano l’auto, lui risponde con l’amore e il perdono. Don Felice Palamara, parroco della chiesa di San Nicola a Pannaconi, frazione di Cessaniti nel Vibonese, è ormai da tempo nel mirino ma non si lascia scoraggiare. Sulla sua pagina Facebook risponde a chi vorrebbe minare la sua serenità con dei versi. In testa una frase: «Il silenzio è finito, mi vendico con l’amore ed il perdono».

«Il sipario si chiude/la commedia termina/il silenzio finisce/per chi ancora continua/a giocare/per chi ancora si diverte/nel continuare a seminare cattiveria/per chi ancora cerca in ogni modo/di distruggere ed impaurire./Il sipario si chiude/ma non il mio cuore/perché continuo ad amare/ad amarli/se pur ogni loro gesto è impregnato/di odio, di rabbia./Mi vendicherò con l' amore/con la misericordia/perché l'arma che conosco ed uso/sarà solamente il perdono/che mi renderà libero/donando serenità alla mia povera anima».

Così scrive don Felice Palamara. Stretta attorno a lui la sua comunità di parrocchiani. Il sacerdote sarebbe da mesi oggetto di lettere anonime e messaggi intimidatori ma solo da qualche giorno la gente del posto ne è venuta a conoscenza. «Questo paese ha già troppo sofferto – scrivono –, i gesti e le minacce di pochi vigliacchi non possono infangare l’intera comunità pannaconese orgogliosa e fiera di avere a guida della chiesa di San Nicola don Felice Palamara».

Solo alcuni giorni fa nella stessa frazione di Pannaconi si era verificata l'aggressione di una dottoressa in servizio di Guardia medica durante una visita a domicilio, per la quale è stato denunciato un 60enne per violenza, lesioni e minacce. 

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Ora a scuotere il paese arriva la vicenda di don Felice. «Le sue parole, i suoi gesti e la sua stessa presenza – continuano i parrocchiani – valgono più di ogni altro insegnamento. A coloro che ci affliggono diciamo basta. Pannaconi è indignata ma forte, non permetteremo a nessuno di fare del male al nostro parroco, nessuno potrà fermare un paese che vuole e merita riscatto e che ora vuole crescere».

Tanti, in questi giorni, i messaggi di vicinanza recapitati al sacerdote. «E poi ci sono i bambini – concludono i fedeli della chiesa di San Nicola – che più di tutti hanno capito il valore e l’importanza di avere accanto una guida così attenta ed amorevole che non vede ultimi ma solo anime da tutelare e aiutare. Anche loro hanno voluto esprimere il loro affetto con messaggi pieni di amore».