Sono ancora incerti i tempi di collaudo e realizzazione dell'opera finanziata dal Por Calabria con un importo superiore ai 5 milioni di euro. A presentare un'interpellanza al sindaco il gruppo consiliare “Pensiamo a Scalea”
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Che fine hanno fatti i lavori della strada provinciale che avrebbe dovuto collegare direttamente la città di Scalea a Mormanno? Se lo è chiesto anche il gruppo consiliare “Pensiamo a Scalea”, che tramite i consiglieri comunali Eugenio Orrico e Achille Tenuta, rispettivamente capogruppo e presidente del consiglio comunale, nei giorni scorsi ha presentato una interpellanza al sindaco di Scalea. La missiva, indirizzata al sindaco Gennaro Licursi anche in qualità di consigliere provinciale, e per conoscenza al Prefetto di Cosenza e al Presidente della Provincia, «punta a sollecitare la finalizzazione dei lavori il cui iter è iniziato nel 2012 ed ancora è sospeso», hanno ribadito Orrico e Tenuta in una nota.
Un'altra opera incompiuta
Doveva essere l'opera di ricongiungimento tra la popolazione dell'alto Tirreno cosentino e la civiltà in ambito di trasporti, doveva rappresentare il gancio per il turismo dell'intera costa, meravigliosa ma fortemente penalizzata dai mancati collegamenti, e invece i lavori per la costruzione della strada provinciale che collegherebbe Scalea al tratto di autostrada all'altezza di Mormanno, rimane, come tante altre opere pubbliche, solo un miraggio.
Le recinzioni arancioni erano state messe in bella vista nel punto in cui sarebbero dovuti sorgere i cantieri, proprio sotto sotto l'occhio vigile di un cartellone della Provincia di Cosenza, che spiga per filo e per segno come, quando e perché si sarebbe dovuta svolgere la vicenda. Il progetto esecutivo è stato approvato con delibera di giunta provinciale n° 408 del 21 dicembre 2012 ed è stato finanziato con oltre 5,2 milioni di euro, la durata dei lavori era di 546 giorni e l'ultimazione era stata prevista per il 1° giugno 2017.
Il testo dell'interpellanza
«Premesso che recentemente, l'associazione “Pensiamo a Scalea” e la sezione locale di “Italia del Meridione” - recita la missiva dei consiglieri-, hanno portato a conoscenza alle istituzioni interessate lo stato di abbandono dei lavori relativi alla costruzione della strada provinciale denominata comunemente "Scalea – Mormanno", a sud del territorio della città, e visto che detti lavori “sospesi” provocano disagi ai cittadini residenti e alle attività ricettiva di balneazione di quella zona, che in conseguenza alla realizzazione di questa opera dai tempi lunghi, probabilmente, si trovano a dover fronteggiare l'imminente stagione estiva senza servizi di depurazione perché interrotti dal cantiere a lavori in corso; sottolineato che nel recente consiglio comunale, il Sindaco di Scalea, nonché Consigliere Provinciale, ha fortemente ribadito impegno e risoluzione della problematica sopra descritta e che ancora oggi i lavori sulla strada non risultano ripresi, con l'interpellanza allo stesso Sindaco Licursi, chiediamo quali sono le motivazioni che non permettono all'ente appaltante, la Provincia di Cosenza, di intervenire in tempi brevi per riprendere i lavori sospesi, completarli e collaudarli e di conoscere quali sono gli adempimenti dell'amministrazione comunale per incentivare il completamento dell'opera pubblica in questione».
Sorte "beffarda"
Nell'inverno del 2017, con Graziano Di Natale presidente facente funzioni alla Provincia, sembrava che il progetto fosse stato ripreso in carica e ulteriormente finanziato per consentire l'avvio dei lavori. Con la determina n°38 del 2016, infatti, venne stipulata la convenzione per lo spostamento degli impianti del consorzio di bonifica per far partire i lavori di adeguamento della strada (I° Lotto funzionale Scalea - S.Domenica Talao, già finanziato grazie all'ex assessore alla viabilità Arturo Riccetti). E' il 13 gennaio del 2017. Ma quando qualche settimana più tardi Franco Iacucci prende il timone dell'ente, la determina diventa carta straccia, così come tutti gli atti a firma di Di Natale. I due, all'epoca, vissero un periodo burrascoso legati a motivi politici e per la strada "Scalea-Moranno" si spensero di nuovo le speranze.