Voto quasi unanime per il magistrato di Riace che dopo aver guidato la procura di Reggio Calabria, ottenendo risultati eccellenti, si appresta a coordinare un ufficio inquirente che ogni giorno deve confrontarsi con la dinamicità e pervasività delle cosche calabresi nel Nord-Ovest
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Come prevedibile, il Consiglio Superiore della Magistratura ha scelto il magistrato di Riace, Giovanni Bombardieri quale nuovo procuratore capo di Torino. Una decisione arrivata al termine del Plenum di ieri nel corso del quale i consiglieri togati e laici quasi all’unanimità hanno votato a favore dell’attuale capo della Procura Antimafia di Reggio Calabria. Già in quinta commissione, il togato calabrese aveva sbaragliato la concorrenza, ottenendo tutti i voti dei presenti. Per Bombardieri si tratta quindi di un importante avanzamento di carriera propedeutico (in prospettiva) per ambire a procure come Roma, Milano o Napoli.
Giustizia | Il Csm ha scelto, Bombardieri lascia Reggio Calabria: è il nuovo procuratore di Torino
I ruoli ricoperti da Bombardieri
Il Csm ha elogiato il percorso professionale di Bombardieri, del quale si evidenzia “non solo un livello di merito e di preparazione tecnico-giuridica di eccellenza, ma anche spiccate e comprovate attitudini organizzative e direttive, che lo rendono il candidato certamente più idoneo, nel confronto con gli altri aspiranti, a ricoprire lo specifico posto a concorso, sulla base di una complessiva ed unitaria valutazione dei diversi indicatori, generali e specifici, previsti dal T.U. (ed applicabili alla procedura in esame), tenuto conto delle esigenze funzionali da soddisfare (art. 25 T.U.)”. Ed ecco quali sono: “In primo luogo, nella valutazione del proficuo esercizio, da parte solo di quest’ultimo, delle funzioni semidirettive di Procuratore Aggiunto, oltre che (direttive) di Procuratore della Repubblica, presso Uffici distrettuali requirenti quali Catanzaro e Reggio Calabria. Ufficio, quest’ultimo, che rientra, peraltro, tra quelli cosiddetti di “grandi dimensioni” (come quello a concorso). Già nella veste di Procuratore aggiunto, inoltre, il candidato ha assunto anche le funzioni “Vicariali” e di “Procuratore f.f.”. In tutti i contesti nell’ambito dei quali ha operato, il candidato proposto è stato del resto destinatario di numerose ed importanti deleghe organizzative, esercitate tutte con risultati straordinari. Bombardieri ha, inoltre, ricoperto per lungo tempo anche il ruolo di dirigente amministrativo, conseguendo eccellenti risultati organizzativi”.
Coordinamento di indagini mafiose
Secondo il Csm, “la preferenza di Bombardieri si fonda, in secondo luogo, sulla valutazione del perdurante e proficuo esercizio, pressoché per l’intera carriera sin qui maturata, delle funzioni requirenti (funzioni omologhe a quelle da conferire) e, precisamente, sulla valutazione della specifica e pluriennale esperienza acquisita nella trattazione dei procedimenti di cui all’art. 32, c. I, lett. b), T.U. (trattati anche allorché lo stesso ha svolto, ad inizio carriera, le funzioni di GIP/GUP presso il Tribunale di Locri). Il candidato, come detto, ha svolto, in modo eccellente ed innovativo, il coordinamento di indagini complesse nell’ambito di fattispecie di criminalità organizzata, in plurime realtà territoriali (come detto, Locri, Roma, Catanzaro e Reggio Calabria), in co-delega, dal 2008 quale magistrato assegnato alla DDA della Procura di Roma (con contestuali applicazioni presso la Procura di Locri ed alla DDA di Reggio Calabria), nel periodo di esercizio delle funzioni di Aggiunto a Catanzaro ed, infine, con l’assunzione delle attuali funzioni di Procuratore distrettuale di Reggio Calabria”.
“In terzo ed ultimo luogo di particolare pregio appare l’incessante attività proattiva svolta da Bombardieri nella stipulazione di importanti protocolli organizzativi con altri soggetti istituzionali (per i quali si rimanda alla biografia sopra rappresentata), che rendono manifeste anche l’eccellente capacità, riferibile al medesimo candidato proposto, di gestire le relazioni esterne”.
Da oltre 20 anni combatte la 'ndrangheta
Infine, l’ultima parte. “Bombardieri si è occupato di criminalità organizzata, per oltre 20 anni (4 anni dei quali come componente della DDA di Roma e 5 quale coordinatore della DDA di Catanzaro), sia nelle funzioni giudicanti sia nelle funzioni requirenti, confrontandosi con ben quattro realtà criminali diverse (Locri, Reggio Calabria, Roma, Catanzaro) ed acquisendo piena e incontestabile padronanza sia dei fenomeni di matrice 'ndranghetista, sia delle dinamiche delle altre organizzazioni criminali. La pur significativa esperienza maturata dagli altri aspiranti sul punto appare incontestabilmente recessiva, sia per durata sia per latitudine”. Ora Bombardieri, il quale valuta la richiesta di anticipato possesso, andrà a guidare una procura che è competente a livello antimafia sia in Piemonte che in Valle d’Aosta. La ‘ndrangheta, com’è noto, nel Nord-Ovest, è ben presente. Le relazioni antimafia permettono di avere un quadro ben definito degli assetti criminali, con la stabilizzazione del fenomeno mafioso nelle aree intorno a Torino. Vedi Carmagnola, Chivasso e Asti solo per citarne alcuni.