"Non è possibile che in un paese civile i cittadini siano costretti a stare tre giorni senza acqua e ad avere difficoltà nel provvedere alle piccole necessità". E' questa la denuncia del comitato civico "Acqua per tutti Rossano" che torna a chiedere, con forza, alle istituzioni cittadine, ma soprattutto agli uffici (chiamati a garantire l'ordinaria amministrazione) lumi sull'inspiegabile carenza idrica che da più giorni sta interessando il Centro di storico di Rossano e diverse aree dello Scalo.

"Dal comune nessuna comunicazione. E' vergognoso!"

"Quanto accaduto negli ultimi giorni - dicono da comitato, senza mezzi termini - è vergognoso. Abbiamo visto con i nostri occhi molti cittadini anziani costretti a inerpicarsi per le vie del centro storico con i bidoni dell’acqua riempiti alla fontanella. Una cosa inaudita, soprattutto perché come al solito non c’è stata alcuna comunicazione sui tempi e sui modi della sospensione e della riattivazione del servizio idrico".

Sotto accusa la progettazione del sistema idrico

Ed il problema, a detta dei cittadini, starebbe nella complessità dell'apparato idrico che, invece di attingere acqua dalle sorgenti a monte dell'abitato, spinge acqua dalla valle verso le aree più in alte. Un apparato complesso, che necessità di decine pompe di pompe di sollevamento, continuamente richiedenti manutenzione, che iniettano l'acqua ad altissima pressione in tubature ormai vetuste. Ecco dunque l'origine dei disguidi. "Perché - dicono - la genialità di qualcuno ha fatto sì che l’acqua debba essere pompata al centro storico dalla pianura, e non viceversa come qualsiasi persona di buon senso può capire da se. Con gli enormi disagi che tutto ciò comporta in termini di consumi e portata. Se poi ci aggiungiamo la rete obsoleta e perennemente in guasto e la dispersione pazzesca delle reti otteniamo un quadro che desolante è dire poco. Ma le bollette, al contrario del servizio, non vanno a singhiozzo, non si disperdono e arrivano puntualmente".

"I cittadini - chiosano dal comitato - pagano un canone idrico per l’acqua che non hanno. Il nostro comitato, dopo il buon successo della prima iniziativa di raccolta firme di domenica scorsa, nei prossimi giorni renderà note le date e gli orari di altri banchetti informativi e di raccolta firme, per una battaglia che sarà portata avanti senza tregua e, soprattutto, senza fini politici o scopi che non siano quelli di un ritorno all’acqua pubblica e di una messa in funzione del servizio idrico; un servizio che vorremmo slegato dai privati e dalle società miste e restituito al pubblico e ai cittadini con tutti i benefici che ne possono derivare".