Il Centro coordinamento soccorsi della Prefettura di Crotone ha rinviato a lunedì la decisione per l'espatrio delle salme di alcune delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro. É ancora in corso una ricognizione per i nullaosta e soprattutto serve coordinare le procedure con la Farnesina per le vittime afghane, che sono la maggior parte, che dovranno essere rimpatriate.                                                                  

La polizia scientifica di Crotone ha identificato fino ad ora 56 delle 68 salme. Un lavoro svolto anche attraverso videochiamate alle famiglie nei Paesi di origine. Il comune di Crotone - ascoltata anche l'Azienda sanitaria - ha dato la disponibilità a tenere le salme nel Palamilone finché non saranno espatriate o tumulate.

É emersa anche la disponibilità del Governo di farsi carico dei costi. Dal punto di vista burocratico il comune competente al quale presentare le richieste è quello di Cutro, nel cui territorio è avvenuta la tragedia, ma il comune di Crotone si è reso disponibile a fare da ausilio attivando un presidio per agevolare le famiglie che altrimenti dovrebbero recarsi a Cutro. Finora al settore servizi sociali di Crotone sono arrivate 7 richieste per il trasferimento delle salme, mentre 15 sono state raccolte dalle associazioni del terzo settore che si occupano di immigrazione.

L'Unchr, invece, sta raccogliendo le richieste dei parenti delle vittime che sono sopravvissuti al naufragio per il trasferimento delle salme nei Paesi di origine. Per quanto riguarda le salme ancora non identificate, il comune di Crotone ha messo a disposizione 8 loculi (5 nel capoluogo e 3 nella frazione Papanice), mentre nei 27 comuni della provincia ci sono 56 loculi disponibili. Tanti privati hanno messo a disposizione le loro cappelle.

Una volta ottenuti i nulla osta verranno tumulate subito le bare dei minori senza nome. La salma di una bambina non identificata - la cui bara è contrassegnata con la sigla Kr14f9 - verrà sepolta nel Comune di Catanzaro come era stato chiesto del sindaco Nicola Fiorita. Infine il Governo ha chiesto ai comuni di Cutro e Crotone di quantificare le somme spese per sostenere l'emergenza per poterle rimborsare.