«Il ministro Piantedosi ha derubricato la richiesta della Consap di estromissione dal processo per il naufragio di Steccato di Cutro a una di “quelle eccezioni processuali che si fanno nei contesti giudiziari”. Insomma, si sarebbe trattato di una schermaglia ma lo Stato risarcirà. Prendo atto della retromarcia del Governo - la Consap è di proprietà del Ministero dell'Economia e delle Finanze - e me ne rallegro». Lo dice l'avvocato Francesco Verri, legale di alcune famiglie di vittime del naufragio, a proposito delle dichiarazioni del Ministro dell'Interno sul processo agli scafisti del caicco naufragato a Cutro.

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«Ora la Consap - aggiunge Verri - ritiri la propria domanda di fuoriuscire dal processo. Questo sarebbe un fatto. Il governo ha tempo fino alle 9 del 29 novembre per rimediare a un gesto impietoso e inaccettabile. Se non lo farà, le dichiarazioni di oggi del ministro avranno soltanto illuso gli orfani, le madri, i padri e tutte le persone che hanno perso i loro familiari in mare il 26 febbraio».

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