Tutti a giudizio. Questa la decisione del gup Filippo Aragona, nell’ambito dell’inchiesta “Cumbertazione” che aveva fatto luce su un meccanismo di corruzione che per molto tempo permise alle imprese mafiose di fare incetta di appalti in tutto il territorio calabrese. Da Gioia Tauro a Cosenza, erano sempre loro ad ottenere i lavori. Anche quelli più importanti. Fra tutti spicca il ruolo della famiglia Bagalà di Gioia Tauro, ritenuta molto vicina alla cosca Piromalli, così come un altro gruppo imprenditoriale – i Barbieri – sono ritenuti legati al clan Muto di Cetraro.

 

Gli appalti ottenuti

Ingenti le commesse che il gruppo era riuscito ad accaparrarsi, superando anche tutti i paletti posti dalla legge quanto ad infiltrazioni antimafia. Da piazza Bilotti a Cosenza, passando per il waterfront di Gioia Tauro sino alla funivia di Lorica e all’aeroporto di Scalea, tutto passava dalle mani di coloro che stavano dentro quella che gli stessi indagati definiscono la “cumbertazione”. Una sorta di copertura grazie alla quale era possibile ottenere i lavori. Ben 27 sono le opere che i pm hanno accertato essere state assegnate al gruppo.

 

I nomi degli imputati

Ora tutti i 41 imputati dovranno affrontare il processo davanti al Tribunale di Palmi, competente per territorio. Fra loro vi sono anche professionisti molto noti nell’area della Piana di Gioia Tauro, nonché un funzionario Anas. Ecco l’elenco dei rinviati a giudizio: Luigi Bagalà, Giuseppe Bagalà, Francesco Bagalà (classe 1977), Francesco Bagalà (classe 1990), Giorgio Morabito, Pasquale Rocco Nicoletta, Angela Nicoletta, Carlo Cittadini, Giorgio Ottavio Barbieri, Gianluca Scali, Domenico Gallo, Cristiano Zuliani, Ettore Della Fazia, Santo Fedele, Francesco Fedele, Bruno Polifroni, Rocco Leva, Bruno Madafferi, Maria Vittoria Plastina, Emilio Cipolla, Domenico Coppola, Angelo Zurzolo, Gaspare Castiglione, Mirko Pellegrini, Giovanni Fiordaliso, Giacomo Morabito, Roberto Di Paola, Antonino Quattrone, Antonino Gioffrè, Francesco Marcellini, Vincenzo Raso, Bruno laria, Giuseppe Antonio Currenti, Paolo Speziale, Domenico Auddino, Mariano Arena, Santo Gagliostro, Luigi Macrì , Roberto Bassman, Domenico Maugeri, Vincenzo Polifroni.