L'ennesimo atto di orrore si è consumato ieri a Cutro, comune di 10.00 abitanti sito in provincia di Crotone in Calabria, una bellissima regione che potrebbe essere il vanto d'Italia per le bellezze naturali, il mare , le montagne l'arte, la storia , l'enogastronomia e che invece ancora una volta si macchia del più feroce dei reati, la violenza inutile su povere creature innocenti e indifese. Lo riporta una nota stampa a firma di Cristina Valeri, vice responsabile regionale Movimento animalista.

 

Le volontarie che molto spesso sono costrette a sostituirsi alle amministrazioni assenti per la gestione e la cura degli animali, attività e responsabilità di competenza dei sindaci, si sono trovate di fronte una scena drammatica: cuccioli randagi uccisi forse a bastonate e la loro mamma che cercava di rianimarli. Neanche il cuore più duro può rimanere indifferente davanti ad una scena così straziante, e nessun essere umano dovrebbe sentirsi in pace con se stesso sapendo che queste cose accadono.

 

«Il Movimento animalista- dice Cristina Valeri viceresponsabile regionale Calabria - chiederà alle Autorità che vengano al più presto individuati i responsabili e che a questi vengano applicate le leggi vigenti in materia di maltrattamenti e uccisioni di animali, affinché non si verifichino più episodi così raccapriccianti. Chiediamo inoltre al Sindaco di Cutro di assumersi la responsabilità dei cani randagi e di adoperarsi perché sia il fenomeno del randagismo in ossequio alla Legge regionale Calabria in materia e che al più presto sia data esecuzione al DCA n. 67 del 6/3/2018. Il Movimento animalista Calabria vigilerà affinché ogni Istituzione ottemperi ai propri obblighi in materia».