Il vicepresidente del Comitato della Croce Rossa di Crotone, Giuseppe Salatino, sarebbe stato aggredito ieri da un volontario della stessa associazione, nel cortile della sede di via Saffo. A denunciare l’accaduto, attraverso un comunicato stampa, è lo stesso Salatino che riferisce di essere stato preso a «pugni in testa e nelle costole» da un 45enne che presta servizio nell’organizzazione di volontariato.

L’aggressione

Tutto sarebbe accaduto perché l’uomo «pretendeva di uscire con la sua macchina personale da un cancello fuori servizio della sede» e quando Salatino lo avrebbe invitato ad «usare il cancello funzionante, ricordandogli che non era consentito il transito dei veicoli privati all’interno del cortile, perché è area di manovra dei mezzi dell’associazione», si sarebbe scatenata l’aggressione. Il vicepresidente e storico volontario della Cri di Crotone, si sarebbe così allontanato, allertando i carabinieri. Una pattuglia dell'aliquota radiomobile della Compagnia di Crotone lo ha raggiunto al Pronto Soccorso, dove gli sarebbero state refertate «lesioni di lieve entità». Essendo l'aggressione terminata e in considerazione del fatto che all'episodio avrebbero assistito dei testimoni, Salatino è stato invitato dai militari a sporgere querela presso gli uffici del Comando provinciale, non essendo il fatto perseguibile d'ufficio e non trattandosi di lesioni gravi.

L’intimidazione precedente

«Questa è una terra difficile e – scrive Salatino - ovunque, in qualsiasi realtà, quando si prova a fare valere la legalità si incombe facilmente a tali eventi. Il mio mandato da vicepresidente è iniziato qualche mese fa e già durante le elezioni per la mia carica fui intimidito con dei fiori e un biglietto posto sulla mia macchina, perché mi si chiedeva di non candidarmi. Non so se ricondurre a tale evento anche l’intimidazione pregressa ma ad oggi, dopo aver dovuto ricorrere alle forze dell’ordine per fare giustizia all’interno di un’associazione di volontariato, mi sento veramente demoralizzato oltre a riportare dei segni di percosse sul mio corpo. Sono volontario da 11 anni presso la Croce Rossa Italiana e mai avrei creduto che potessero accadere tali atti».

I valori della Croce Rossa

«I nostri dipendenti e soci – conclude - sottoscrivono un codice etico quando fanno ingresso, il primo dei 7 Principi , è l’Umanità, cosa che oggi mi rendo conto che non facilmente si trova in alcune persone che ne fanno parte. Continuerò comunque la mia lotta perché la realtà della Croce Rossa crotonese rispecchi la legalità e sia degna di ciò che sono i valori che il movimento internazionale propone. Chiedo scusa personalmente per quanto si sta parlando e come, di un Organizzazione che dovrebbe meritare solo onori per il gran lavoro di tutti i volontari, che ogni giorno dedicano il loro tempo ad alleviare le vulnerabilità altrui!».