Felice Torromino ci accompagna per le vie di Fondo Gesù, quartiere popolare di Crotone. Nonostante la giovane età, conosce la storia di ogni strada, palazzo, piazzetta. È qui che è nato e cresciuto ed è qui che ha deciso di continuare a vivere. Ma non accetta l’abbandono e l’incuria in cui quest’area della città versa. Insieme ad altri residenti, un anno fa, ha fondato il comitato Fondo Gesù nel cuore, cercando di richiamare l’attenzione del Comune sugli annosi problemi del quartiere.

Palazzi pericolanti

Ci mostra gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in attesa di manutenzione, cantieri aperti e non ancora completati, interi palazzi che andrebbero messi in sicurezza o demoliti. Sono diventati surreali giardini verticali, popolose piccionaie, pericolosi rifugi improvvisati per senzatetto. «Ci chiediamo che fine abbiano fatto i famosi soldi del Contratto di Quartiere e le opere che erano previste per Fondo Gesù. C’è bisogno di riaprire i cantieri e ridare le case alle famiglie che attendono» ci spiega Torromino.

Asfalto impraticabile

Percorrere le strade interne è come affrontare un percorso a ostacoli. Le buche sull’asfalto sono disseminate ovunque, alcune sono voragini: «Sembra di essere stati bombardati». Alcune sono state riempite, provvisoriamente con materiale di fortuna. Sono pericolose. Per i mezzi che vi transitano, per chi si muove a piedi ma soprattutto per i bambini, che da queste parti giocano ancora per strada. L’unica area verde attrezzata per loro è chiusa da tempo. Le famiglie temono che i loro piccoli non siano sicuri nemmeno all’asilo comunale, il cui tetto sarebbe realizzato con lastre di eternit: «Per noi è così, c’è amianto. In passato ci è stato detto che si tratta di lastre di cemento, ma noi chiediamo al Comune che ci dimostri con dati certi che non contenga amianto, poi staremo tranquilli».

La minaccia dell’Esaro

Il quartiere sorge a ridosso del fiume Esaro, che si gonfia minaccioso a ogni forte pioggia. Una paura con cui ormai i residenti hanno imparato purtroppo a convivere e che potrebbe svanire se solo fosse messa in campo l’adeguata manutenzione. Ma da queste parti, ci spiega Torromino, pare che persino ottenere la sostituzione delle lampadine di tre lampioni che illuminano una piccola piazzetta diventi un’impresa. E spesso, gli interventi avviati non vengono conclusi. Nei mesi scorsi, ad esempio, sono stati abbattuti dei magazzini, erano abusivi: «Abbiamo cercato un dialogo con l’amministrazione per proporre progetti di riqualificazione di quell’area, non si può lasciare così com’è».

L’appello

Il degrado e l’abbandono alimentano il disagio e favoriscono episodi di illegalità, ma i residenti non ci stanno. Le richieste di intervento sono state più volte avanzate all’amministrazione comunale, con la quale è stata avviata una interlocuzione. «Chiediamo il rifacimento del manto stradale, la ripresa dei cantieri, la sistemazione delle famiglie che attendono casa» ribadisce Torromino, nell’amara consapevolezza che Fondo Gesù sia diventato ormai uno di quegli argomenti da campagna elettorale. «Qui vengono tutti, ci ascoltano, ma poi? Siamo stanchi di ospitare passerelle, vogliamo i fatti».