I finanzieri del Comando provinciale di Crotone hanno scoperto una truffa ai danni dell’Inps da 473 mila euro denunciando 22 falsi braccianti ed un imprenditore. L'imprenditore, grazie anche alla dichiarazione di terreni che erano già presenti in altre dichiarazioni aziendali presentate da un suo parente, ha fatto ottenere ai falsi braccianti vari contributi previdenziali per 10 anni. I terreni su cui avrebbe operato l’azienda in realtà erano incolti.

 

La stessa azienda, inoltre, è risultata priva di qualsiasi mezzo meccanico per la lavorazione dei terreni e delle colture e le giornate lavorative dichiarate con i modelli inviate all’Inps erano, secondo l’accusa, nettamente superiori rispetto a quelle dichiarate come necessarie per la coltivazione dei fondi e dichiarate nelle denunce aziendali.

 

I finanzieri hanno anche evidenziato numerose contraddizioni fra le affermazioni in atti del titolare dell’azienda agricola e i presunti braccianti, circa i prodotti dichiaratamente coltivati. L’attività degli investigatori si è concentrata anche sull'analisi dei costi dell’azienda: sebbene dalla presunta attività fosse emersa la necessità di acquisto di piantine, concime, diserbanti, carburante per trattore, il titolare non è stato in grado di esibire alcun documento fiscale comprovante gli acquisti né, tanto meno, le vendite dei prodotti che sarebbero stati ottenuti.