VIDEO | Individuato il presunto esecutore materiale. Secondo la ricostruzione della Dia, l'assassinio avvenuto nel 1991 si inquadrerebbe nelle dinamiche criminali delle cosche Arena-Nicoscia e Vrenna
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Arrivano ad un punto di svolta le indagini sull'omicidio di Giovanni Vatalaro, avvenuto nel febbraio del 1991 a Crotone nel rione Fondo Gesù. Nella giornata odierna personale della Direzione investigativa antimafia – Centro operativo di Catanzaro ha infatti dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro - Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di un soggetto - allo stato già detenuto per un procedimento penale avente ad oggetto altri presunti reati – per il quale è stata ritenuta la sussistenza di gravi indizi in ordine all'omicidio consumatosi a Crotone nel 1991.
Si tratta di Mario Esposito, 69 anni di Isola Capo Rizzuto. In particolare, all’esito dell’attività di analisi delle risultanze investigative raccolte dalla Direzione investigativa antimafia – Centro operativo di Catanzaro, sono state ricostruite a livello indiziario (il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) la dinamica e la causale relative all’uccisione di Giovanni Vatalaro, è inoltre stato ricostruito il ruolo di esecutore materiale che l’odierno indagato avrebbe svolto.
Le verifiche investigative svolte hanno consentito, inoltre, di ipotizzare la riconducibilità dell’episodio all’interno delle dinamiche della criminalità organizzata del Crotonese e, precisamente, della cosca Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto e della cosca Vrenna di Crotone.