VIDEO | La denuncia del segretario nazionale: «C’è qualcuno nella polizia che vuole che non si rispettino le norme?»
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Sono arrivati a Crotone da tutta la regione gli iscritti al Siulp (Sindacato italiano unitario dei lavoratori di polizia) per partecipare al sit-in promosso dal sindacato, affiancato dalla Cisl, per richiamare l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per gli operatori di polizia. La manifestazione pacifica si è tenuta nei pressi della Questura.
Documentazione negata
«All’ingresso della Questura c’è un cartello che avverte di non bucare il sottosuolo perché ci sono rifiuti tossici (provenienti dalle scorie di lavorazione dell’ex Pertusola, ndr), ma tutti dicono che non portano problemi e conseguenze a chi ci lavora» esordisce Felice Romano, segretario generale nazionale del Siulp.
Il sindacato ha chiesto più volte verifiche in materia di sicurezza, chiedendo anche l’apposita documentazione, che certificasse il rispetto della normativa, ma senza ottenere risposte: «Abbiamo chiesto di accertare se vi fossero delle violazioni, ma questo diritto ci è stato negato, non ci hanno mai risposto» aggiunge Giuseppe Lupia, segretario generale Siulp Calabria.
Sindacalista indagato
«Lo abbiamo chiesto al datore di lavoro, all’ufficio di vigilanza, ma non hanno risposto. Dopo un anno, come prevede la legge ci siamo rivolti in Procura, per verificare l’esistenza della documentazione richiesta, ma il risultato è che chi l’ha fatto (il segretario provinciale del sindacato, ndr) si è trovato iscritto nel registro degli indagati per calunnia» racconta ancora Romano.
Il segretario nazionale del sindacato spiega poi che i luoghi di lavoro degli operatori di Polizia «non sono sotto l’egida delle Asl, ma hanno un regolamento che prevede che il controllato si controlli da solo, cioè l’ufficio di vigilanza è del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Quindi è la polizia che controlla se stessa per vedere se rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro. Qui a Crotone, ci siamo ritrovati indagati per aver chiesto se esistono tutti i requisiti per garantire la sicurezza sul lavoro».
Romano si chiede provocatoriamente: «C’è qualcuno nella Polizia che vuole che non si rispettino le norme per la sicurezza sul lavoro? Questo è l’appello che vogliamo lanciare».