Gli insegnanti dell'Istituto Pertini lamentano il mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento e si dicono pronti a denunciare. In vista della ripresa della didattica in presenza, chiedono poi come è stato organizzato il trasporto pubblico
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Riscaldamenti spenti all’istituto d’istruzione superiore Sandro Pertini di Crotone. A denunciarlo sono gli stessi docenti che in una lettera lamentano i disagi vissuti dal personale scolastico e dagli alunni. «Una situazione già di grave patimento per emergenza Covid – scrivono in una lettera inviata alla Provincia di Crotone e per conoscenza alla Prefettura - soprattutto da parte di quegli alunni con disabilità e dei docenti di sostegno che in questo periodo sono in presenza a scuola».
Pronti a denunciare
Nella documento redatto dagli insegnanti si denuncia «la mancata accensione dei termosifoni e il malfunzionamento della caldaia che si ripete da anni», viene espresso «disappunto per le inefficienze dell’Amministrazione Provinciale» e si richiede «un intervento immediato per ripristinare il sistema di riscaldamento del plesso scolastico sito in via Matteotti».
I docenti sono pronti ad andare oltre la mera protesta: «Se dovesse permanere questo stato carente di cose e l'istituto S. PERTINI dovesse pur tuttavia rimanere aperto, trascurando e violando le principali norme che tutelano il diritto alla salute sul lavoro (Art.32, 41 della Costituzione Italiana e art 2087 del Codice Civile), appare inevitabile la presentazione di un esposto all’Autorità Giudiziaria».
Sicurezza a scuola
Nella lettera, vengono sollevati anche altre questioni come l’esigenza di una «maggiore attenzione ai protocolli di sicurezza e alle disposizioni per il contenimento del contagio». Non solo: proprio in vista della ripresa della didattica in presenza e della riapertura delle scuole, i docenti chiedono di sapere quale sia lo stato del trasporto pubblico generale per le scuole superiori, frequentate, tra l’altro, da numerosi studenti provenienti da tutta la provincia di Crotone.
«Dovere di chi amministra, e anche – scrivono - della politica, è quello di mettere in atto interventi che restituiscano fiducia, che mettano in sicurezza le famiglie, gli studenti e i lavoratori del mondo della scuola. La scuola costituisce la sede istituzionalmente dedicata all’istruzione dei giovani, è luogo di crescita e di socializzazione dei giovani studenti».
Infine, i docenti esprimono perplessità sul sistema dei doppi turni «che presenta evidenti e notevoli criticità nella sua attuazione come l'eccessivo ritardo d'orario nella conclusione delle attività scolastiche, come l'impossibilità di prevedere l’introduzione di una pausa pranzo necessaria in caso di un’eventuale estensione dell’orario al pomeriggio, come la totale riorganizzazione dell’orario di lavoro dei docenti, che dovrebbe essere completamente ridefinito ed esteso e pertanto incompatibile con i vincoli contrattuali e con conseguenti ripercussioni, anche di tipo sindacale».