Al grido di "vergogna" e armati di fischietti e trombette, sono tornati a protestare in piazza della Resistenza i pescatori di Crotone e Le Castella. I manifestanti non ricevono i ristori per il mancato pescato dal 2014, per questo chiedono da giorni la revisione dell'accordo di programma quadro del 2017, che li ha esclusi dalle royalty che l'Eni corrisponde a Regione e Comuni costieri del Crotonese come indennizzo per la presenza delle piattaforme estrattive in mare.
Riunione in Comune

Mentre i pescatori protestavano, in Comune si svolgeva un incontro tra il sindaco Vincenzo Voce e i parlamentari, Sergio Torromino ed Elisabetta Barbuto, che avrebbero voluto recarsi alla Cittadella per perorare la causa dei manifestanti. La riunione si è poi protratta più del previsto, essendo stata allargata anche a una delegazione dei manifestanti, ma sembra aver dato un primo risultato.

Verso un incontro in Regione

«Io e la collega Barbuto – spiega Torromino al termine dell’incontro - ci siamo attivati per tentare di risolvere questa situazione. Ci siamo proposti di far incontrare le marinerie con il sindaco del Comune di Crotone, che detiene il 51% delle royalty. È chiaro che occorre modificare l’accordo di programma quadro e il sindaco Voce è disponibile, tant’è che sta già interpellando gli altri sindaci dei Comuni beneficiari per trovare un accordo e poi andare a ratificare il documento in Regione. Ci sono poi alcuni aspetti tecnici che vanno seguiti e non trascurati, ma questo è già un primo passo in avanti». Dal Comune di Crotone è già partita la richiesta per la convocazione di un apposito tavolo tecnico in Cittadella.

Giovedì scorso, i pescatori avevano avuto un incontro con i Comuni costieri, ma l’interlocuzione si era risolta in un nulla di fatto. «Oggi prendiamo atto di un segnale di concretezza –evidenzia Barbuto – visto che il sindaco ha convocato gli altri sindaci per procedere materialmente a interpellare la Regione e chiedere la modifica dell’accordo. Un passo significativo che però non ci pone al sicuro da tutte le altre problematiche, come il recupero del pregresso, che è difficile ma non impossibile, noi ce la metteremo tutta utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione».

Cautela tra i manifestanti

Incassano un primo risultato, dunque, i pescatori. Ma non è ancora tempo per esultare, come sottolinea a margine dell’incontro Manuela Asteriti, presidente dell’associazione dei pescatori crotonesi: «È ancora tutto in itinere, in evoluzione. C’è la disponibilità da parte degli enti, ma non possiamo ancora cantare vittoria e non lo faremo fino a quando non avremo un accordo che sia a tutela della posizione dei pescatori. Questo significa non rinunciare né al pregresso né al futuro su base storica».