VIDEO | L’area verde della città ha subito danni dopo l’alluvione del 21 novembre scorso, il Comune assicura interventi rapidi, ma è già passato un mese. Intanto, alcune installazioni sono state deturpate dai vandali: saranno ripristinate dagli studenti
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
L’alluvione che si è abbattuta su Crotone il 21 novembre scorso non ha risparmiato Parco Pitagora, l’area verde più grande della città, di proprietà comunale e affidata dal 2012 al Consorzio Jobel. I segni del maltempo, a distanza di quasi un mese, sono ancora ben visibili. C’è ancora fango sul terreno e una cospicua quantità si è riversata anche nella grande piscina con i pesci, dove cresce il papiro.
Danni ancora visibili
La violenta pioggia ha causato smottamenti, alberi sradicati, rimosso la ghiaia dalle aiuole didattiche. Una delle vie d’accesso, quella adiacente al parcheggio dell’ospedale San Giovanni di Dio, è stata chiusa: i muri di contenimento hanno ceduto, sui camminamenti si sono aperte pericolose buche e sono presenti avvallamenti.
Il canale di scolo davanti all’entrata principale è in parte otturato. Anche l’imponente struttura del Museo di Pitagora, che ospita spazi didattici e mostre d’arte, ha subito danni a causa di infiltrazioni d’acqua, che macchiano pareti e soffitto e hanno causato il crollo di parte di una controsoffittatura.
Deve intervenire il Comune
«Noi abbiamo fatto tutte le pratiche ufficiali e mandato l’elenco dei danni al Comune di Crotone. Abbiamo anche incontrato l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Ugo Carvelli, che ci ha assicurato che interverranno presto» ci ha spiegato Santo Vazzano, presidente del Consorzio Jobel. Ai danni dell’alluvione, nei giorni scorsi, si sono aggiunti anche quelli causati dai vandali. Un minore, ripreso dalle telecamere di video sorveglianza e indentificato dalla polizia, ha imbrattato la pentapiazza e la segnaletica all’ingresso, già sostituita.
La risposta dei giovani
Un gesto incivile a cui però la stessa comunità crotonese ha risposto con vicinanza concreta. Un imprenditore locale si è offerto di sostituire la segnaletica danneggiata e alcune associazioni hanno offerto il loro contributo per il ripristino dei luoghi. Ma è dai giovani che è arrivata la risposta più significativa: «La consulta studentesca della provincia di Crotone si è resa fin da subito disponibile a darci una mano» sottolinea Vazzano.