E' un diciottenne della Guinea il detenuto che l'altro ieri ha tentato il suicidio in una cella della casa circondariale di Crotone. Si tratta di uno dei due giovani migranti che la scorsa settimana hanno rapinato una coppia di giovani crotonesi nella centralissima piazza Pitagora e che subito dopo sono stati arrestati dalla Polizia. E' quanto rivela il trisettimanale "il Crotonese" che nell'edizione di oggi racconta la storia del giovane immigrato, ospite di un centro Sprar di Crotone ma poi catapultato in una vicenda che, evidentemente, si e' rivelata troppo piu' grande di lui.

I fatti dopo la rapina nel centro di Crotone

La rapina, per la quale si trovava in carcere da sabato scorso, ha infatti suscitato un grande clamore in città e sui social media si e' scatenata una campagna improntata all'odio razziale che ha finito per travolgerlo. La pagina Facebook della Polizia, in particolare, fu inondata di commenti razzisti che furono immediatamente rimossi.

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Salvato dagli agenti

Il giovane, che a Crotone stava frequentando la terza classe di un istituto di scuola media, ha tentato di impiccarsi alle grate della finestra della cella utilizzando le lenzuola come cappio. Solo la prontezza degli agenti della polizia penitenziaria della casa circondariale di Passovecchio, che avevano gia' intuito le precarie condizioni psichiche del ragazzo, ha evitato la tragedia. Uno degli agenti ha tagliato il lenzuolo con il quale il 18enne si era impiccato alla grata, mentre altri colleghi lo hanno sollevato e staccato il cappio. Il giovane, che respirava a fatica, e' stato immediatamente portato nell'ambulatorio del carcere dove viene guardato a vista. Dell'accaduto – informa l’agi - e' stato informato anche il giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Crotone Michele Ciociola che sta valutando la possibilità trasferire il ragazzo in un centro di accoglienza.