Il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, ha inoltrato formale richiesta all’Asp di Crotone per chiedere la predisposizione di un servizio di somministrazione di tampone molecolare in modalità drive-in sul territorio provinciale. La richiesta è stata inoltrata per conoscenza anche alla Prefettura di Crotone, al Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria ed alla Protezione Civile.

Ferrari rileva che «tantissimi cittadini su tutto il territorio della provincia di Crotone si stanno sottoponendo in maniera spontanea a test rapido antigenico, mettendo in serie difficoltà il sistema di monitoraggio, di assistenza e di tracciamento da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale, che non riesce a coprire in tempo tutte le richieste, non riesce a stare dietro ai tracciamenti ed a somministrare il tampone molecolare in tempi utili».

I sindaci di alcuni Comuni del Crotonese «sono in prima linea, e – spiega il presidente della Provincia - da sentinelle del territorio stanno provando ad organizzarsi per come possono, cercando di arginare i contagi, ma la situazione è veramente difficile».

Ferrari sottolinea le difficoltà degli operatori dell’Usca che «dovendosi recare presso le abitazioni dei numerosissimi soggetti positivi a test antigenico rapido, non riescono, per il tempo che occorre sia per la somministrazione che per gli spostamenti, ad eseguire tutti i tamponi necessari sul territorio in cui vanno ad operare, facendo registrare quindi un ulteriore ritardo nel processare i tamponi molecolari».

Da qui la proposta: «Al fine di limitare un ulteriore diffondersi della pandemia e nell’intenzione di porre in essere le necessarie azioni di monitoraggio, cercando di facilitare il lavoro dell’Usca, si propone, secondo le modalità logistiche che l’Asp vorrà stabilire, di organizzare su più territori della provincia di Crotone, o in forma itinerante, delle postazioni drive-in per somministrare in maniera massiva il tampone molecolare ai soggetti positivi al test antigenico e poi ai contatti stretti degli stessi, con il necessario supporto logistico ed operativo delle amministrazioni comunali coinvolte».

Secondo Ferrari, l’iniziativa «senza ombra di dubbio, determinerà, da un lato, una notevole ottimizzazione dei tempi di esecuzione e quindi di processazione dei tamponi molecolari, dall’altro la riduzione del rischio di assembramenti nei pressi di laboratori e farmacie private, oltre che un considerevole risparmio economico per le famiglie che, spesso, sostenendo costi elevati ricorrono in massa ai suddetti tamponi».