VIDEO | Per i residenti dell'area nel quartiere Tufolo il problema è l’assenza di manutenzione: «Magari c’è qualche volenteroso artigiano che anche con materiali di risulta potrebbe dare una sistemata ai giochi»
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Dell’altalena è rimasto solo il telaio, il percorso che porta allo scivolo è un accozzaglia di plastica, ferro e legno. E poi erbacce ovunque, rifiuti sparsi nella piazzetta adiacente. È ciò che resta del parco giochi di via Bellini, nel quartiere Tufolo a Crotone, che sorge tra l’altro nelle adiacenze di una scuola. Un’area verde abbandonata al degrado, sfregiata dai vandali e che ormai di ludico per i bambini ha ben poco.
Un parco giochi abbandonato e pericoloso
«Il parco giochi è completamente distrutto e rappresenta un pericolo per i bambini che eventualmente possono avventurarsi in questa area verde» ci spiega Claudia Rubino, che avrebbe voluto far trascorre qualche momento di svago qui a sua figlia. «Ci sono chiodi arrugginiti, spuntoni di legno che fuoriescono. Qui manca la manutenzione ordinaria, probabilmente accompagnata anche da un certo grado di vandalismo. Poi le due cose si provocano a vicenda: il degrado chiama degrado. Invece, i nostri figli avrebbero bisogno di ordine, pulizia, posti sicuri e adeguati per le attività ludiche e motorie» aggiunge con rammarico.
Da mamma, Claudia si appella al Comune affinché metta in sicurezza l’area, ma non solo: «Magari c’è qualche volenteroso artigiano che anche con materiali di risulta potrebbe dare una sistemata a questi giochi e ripristinare un minimo di vivibilità a quest’area verde che potrebbe essere il polmone di questa zona del quartiere».
Rifiuti ingombranti
Segni evidenti di degrado sono ben visibili anche al di fuori del parco, dove trovano posto rifiuti ingombranti che i soliti incivili abbandonano in maniera indiscriminata, nonostante la presenza di un'isola ecologica a poche centinaia di metri: «Sono due mesi che tre materassi ci impediscono di camminare sul marciapiede» si sfoga Fabrizio Carbone, mostrandoci la situazione. «Non è possibile che per colpa dell’inciviltà di pochi, debba soffrirne tutto il quartiere» aggiunge amareggiato.
È anche vero, però, che un volta che gli ingombranti vengono abbandonati nell’area, difficilmente poi Comune e Akrea – la società partecipata dell’ente che si occupa di raccolta rifiuti in città - provvedono a raccoglierli: «Io pago 400 euro per un servizio che è quasi inesistente, non se ne può più. E poi, anche gli operatori di Akrea, che passano tutti i giorni a svuotare i cassonetti, non si sono stancati pure loro di vedere quei materassi lì da due mesi?».