La comunità crotonese si è stretta intorno alla famiglia di Giuseppe Parretta, il 19enne ucciso nel pomeriggio di sabato nella sua abitazione, con una fiaccolata silenziosa. Il tam-tam è nato sui social network nelle ore successive all'apprendimento della notizia ed è sfociata in un mare di gente che, silenziosamente, si è riversata per le vie del centro fino alla Basilica Cattedrale dove si è tenuto un momento di preghiera.

 

L'appuntamento è stato fissato nella centralissima piazza della Resistenza dove è stato grande l'abbraccio alla madre di Giuseppe, Katia, standole vicina in questo momento orrendo. Tanta la commozione di tutti, non solo dei familiari della vittima, ma anche i suoi compagni di classe, gli amici, e anche i ragazzi della Curva Sud tifosi del Crotone Calcio. Presenti le istituzioni, in primis il sindaco Ugo Pugliese che ha voluto stare accanto alla famiglia e alla madre Katia, come uno dei tanti cittadini accorsi a questo doloroso appuntamento. 

 

Una fiaccolata che ha percorso il corso cittadino, fino ad arrivare in piazza Pitagora e, poi, in piazza Duomo, dove don Serafino Parisi – parroco della Basilica Cattedrale – ha officiato un momento di preghiera in ricordo di Giuseppe, una vita spezzata per futili motivi. Tanto il dolore, tanta la rabbia, ma anche tanto il silenzio. Un silenzio che vale più di mille parole e pensieri, ma che purtroppo non darà indietro Giuseppe, un angelo salito in cielo troppo presto.

 

Nella mattinata di domenica, in concomitanza della conferenza stampa convocata dalla Questura per chiarire i dettagli dell'omicidio, il sindaco Pugliese ha riunito la Giunta in seduta straordinaria a seguito dell'evento delittuoso; ciò che è emerso è la conferma del lutto cittadino nel giorno dei funerali, ma anche che il Comune si costituirà parte civile nel procedimento penale che vedrà imputato Salvatore Gerace e si farà carico delle spese del rito funebre.