La Guardia di Finanza di Crotone ha concluso una complessa indagine che ha portato alla luce una serie di irregolarità inerenti false dichiarazioni di assunzioni di braccianti agricoli. Tre aziende agricole della provincia, secondo i finanzieri, tra il gennaio 2011 e il febbraio 2016, hanno falsamente dichiarato la coltivazione di terreni risultati concessi in fitto da diversi proprietari terrieri e la fittizia assunzione di 63 lavoratori ai quali hanno procurato un ingiusto profitto, rappresentato da erogazioni assistenziali quali l’indennità di malattia e/o di disoccupazione agricola per un importo complessivo di € 591.021,40.

 

Esaminando la documentazione acquisita, la Guardia di Finanza ha rilevato che le ditte coinvolte non hanno mai avuto la disponibilità dei terreni. Ne discende quindi che anche le prestazioni lavorative della manodopera bracciantile dichiarata sono risultate fittizie. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Crotone hanno inoltre permesso di accertare che due delle tre aziende agricole coinvolte hanno usufruito dei benefici previsti dal regime di sostegno al reddito degli agricoltori, mediante presentazione all’ARCEA di “Domande Uniche di Pagamento”, per le campagne agricole dal 2011 al 2016, percependo indebitamente pagamenti diretti per un importo complessivo di € 15.361,12 previsti dal reg. (CE) 73/2009, per il settore “Domanda Unica di Pagamento”.

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Per quanto precede gli amministratori delle predette ditte individuali, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Crotone poiché ritenuti responsabili delle condotte penalmente rilevanti di cui agli artt. 483, 640 e 640 bis c.p. nonché, in concorso con 63 falsi braccianti agricoli, dei reati previsti e puniti dagli artt. 81, e 640 c.p..