VIDEO | Davanti alla struttura della Croce Rossa si sono creati assembramenti e confusione: troppe persone sarebbero state convocate negli stessi orari. La pioggia, che ha costretto a cercare riparo sotto l’unica tettoia, non ha aiutato (ASCOLTA L'AUDIO)
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Quando arriviamo, poco dopo le 11, la situazione sembra tranquilla al centro vaccinale allestito nella sede della Croce Rossa di Crotone. Ma il malumore serpeggia tra i pazienti in fila, al freddo e sotto la pioggia, in attesa di ricevere il siero anti-Covid. Ci sono anziani e soggetti fragili. Alcuni attendono dalle 9. Ed è proprio nelle prime ore della giornata che si è creato il caos, tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. In mattinata, secondo quanto apprendiamo, erano attesi circa 350 persone, convocate dai propri medici. Pare però che molti avessero appuntamento allo stesso orario, o comunque a breve distanza, e quasi tutti sono arrivati accompagnati da parenti. In pochi minuti, complice anche il cattivo tempo che costringeva a cercare riparo sotto l’unica tettoia presente, si sono creati assembramenti e confusione.
La testimonianza dei presenti
«Eravamo in tanti, sì - ci dice una donna che ha accompagnato un parente, mentre va via – Si sono creati assembramenti soprattutto fuori, dentro invece era tutto ben organizzato». Un ragazzo si ripara sotto l’ombrello, nel piazzale interno alla struttura: «Ho accompagnato mia madre, il medico ci ha convocati alle 9.15 ma c’è stato un caos assurdo, ci hanno mandato via e siamo dovuti ritornare un’ora dopo. Ora mia mamma è dentro».
«Io aspetto dalle 10.30 – ci racconta un altro signore in fila – Purtroppo è una brutta giornata fa freddo. Adesso andiamo meglio, ma prima qua sotto c’erano ammassate almeno 160 persone». «Si potevano organizzare meglio, uno non può che subire, sopportare, stare in fila» aggiunge un altro uomo in attesa dalle 10. Davanti alla porta di ingresso, una ragazza aspetta il suo turno: «È da due ore che sono qui per fare il vaccino. E una volta entrata dovrò aspettare ancora. È vergognoso, stiamo morendo di freddo, ci stanno trattando come animali».
La calma dopo il caos
Intorno a mezzogiorno le attività si sono quasi concluse. In pochi attendono il proprio turno, chi è rimasto fuori sta aspettando un parente. Ne approfittiamo per parlare con uno dei medici, che ha operato all’interno, che prova a minimizzare quanto accaduto: «Io ero dentro, non so cosa sia successo veramente. Ci sono stati assembramenti perché, a Crotone, se dai alle persone un appuntamento alle 10 si presentano in largo anticipo per essere i primi. Ma ripeto, ero dentro, non so cosa sia successo fuori».