Il nuovo anno scolastico è iniziato a Crotone, come nel resto della Calabria, con una serie di servizi e di edifici certamente non idonei a servire una popolazione scolastica che spesso si deve dividere in plessi e logistiche molto approssimative. È il caso delle scuole primarie e materne di pertinenza del Comune dove abbiamo già constatato il problema più urgente del trasporto, ma anche, se non soprattutto, riguardo gli edifici e la logistica degli istituti superiori per cui il presidente della Provincia Ferrari ha tenuto a fare gli auguri per l’apertura del nuovo anno scolastico, presentando i 21 progetti in essere rivolti alla messa in sicurezza delle scuole di sua pertinenza.

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Tra gli istituti superiori dell’intera provincia messi certamente peggio, c’è il Liceo Gravina di Crotone. L'utenza è nuovamente divisa in cinque plessi, più della metà in condomini come la storica sede di quello che fu il vecchio Magistrale a cui si sono aggiunti, negli anni, indirizzi come quelli per il Liceo linguistico e quello musicale. Una sola palestra, laboratori da inventare, mentre nel plesso di San Francesco, che è ex clinica ristrutturata, si insiste su zona alluvionale. Però c’è la buona notizia: la Provincia di Crotone ha appaltato la progettazione esecutiva con i lavori per la costruzione del nuovo istituto che potrebbe non far perdere un primo finanziamento di oltre due milioni di euro al quale si possono così aggiungere gli altri cinque e più, messi a capitolo da tempo dalla Regione Calabria.

Lo ha confermato il presidente della Provincia Sergio Ferrari che ha voluto ringraziare la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone che, interessata dall’area che era stata individuata addirittura 60 anni fa, dovrebbe poter riuscire a vigilare e dirigere quei lavori che insistono appunto su quella zona nord della città, nota più di altre, per la presenza di archeologia di sicuro interesse. «Abbiamo scongiurato il rischio di perdere fondi, avviando ed aggiudicando la gara per non perdere appunto i due milioni di euro da fondi Pnrr – specifica il presidente Ferrari – lo abbiamo fatto con una clausola di salvaguardia che deve poter permettere alla Soprintendenza, che ringrazio, di ottemperare al suo ruolo nei casi, come questo, dove si insiste su zone archeologiche che ricadono anche nel progetto Antica Kroton».

Ed il più felice non può che essere il dirigente scolastico del Liceo Gravina, Antonio Santoro: «Con il bando di cui abbiamo letto dai siti ufficiali della Provincia, dopo sessant’anni, si sblocca, pare definitivamente, un iter che potrebbe consegnare un nuovo edificio scolastico importante non solo per noi, ma che permetterà di appiattire, in qualche modo, i divari sull’offerta formativa del nostro sud rispetto al nord».

Il dirigente evita così di lamentare per l’ennesima volta disagi incancrenitisi come classi collocate in giro per la città, come quelli al plesso San Francesco, o alla stessa sede storica centrale che si trova in un condominio, oppure quelle presso l’istituto Lucifero Ragioneria che potrebbero addirittura essere a rischio, e nel palazzo Balzano, ottenuto grazie al bando pubblicato dalla Provincia lo scorso anno. «Non è facile fare scuola così – si limita il dirigente Santoro – dobbiamo tutti fare uno sforzo per assicurare laboratori per le professioni del futuro, ed un nuovo edificio è assolutamente urgente, poi se viene realizzato anche attraverso il recupero di questa zona centrale e strategica della città con spunti operativi riguardo l’interesse archeologico, ovviamente, i vantaggi sono ancora più evidenti per lo sviluppo, anche economico, dell’intero territorio».

«Dobbiamo insistere sull’azione sinergica con Soprintendenza, lo stesso Comune di Crotone e Regione per consegnare una infrastruttura importantissima non solo per la popolazione scolastica del Liceo Gravina che ne ha diritto – aggiunge il presidente della Provincia Ferrari - ma che segnerebbe un cambio radicale di passo per l’intero territorio provinciale nel recupero di peculiarità e priorità dell’intera città capoluogo».

Che poi è uno dei temi che riguarda direttamente anche gli adempimenti relativi al nuovo ed inderogabile dimensionamento scolastico che tra direttive ministeriali e competenze regionali ha introdotto, con non poche preoccupazioni e polemiche, il possibile accorpamento proprio tra Liceo Gravina e lo storico Liceo Classico Pitagora che è anche divenuto oggetto di una petizione on line che si oppone al mero calcolo dei numeri di popolazione scolastica iscritta ed alle concomitanti esigenze dell’entroterra che non può rinunciare a presidi culturali che diventano anche di legalità, e che appunto determinerebbero l’accorpamento istituzionale dei due istituti.

«Bisogna superare i rigidi e freddi calcoli e l’arida logica dei numeri, che mal si conciliano con il valore della cultura e della formazione» recita l’invito di docenti e cittadini appartenenti alla comunità crotonese nella descrizione della petizione on line proposta. Se infatti è addirittura l’ultima legge di bilancio dello Stato che impone accorpamenti per garantire a tutti il diritto allo studio, a cascata, nella provincia di Crotone, le autonomie didattiche dovrebbero passare dalle attuali 38 a 29 che appunto sancirebbero l’accorpamento di Gravina e Classico.  Si è dunque costituito il comitato “salviamo il Pitagora” che si oppone alle direttive del nuovo piano di dimensionamento partendo dalla raccolta firme online, per saperne di più i promotori mettono a disposizione anche la mail salviamoilpitagora@gmail.com.