VIDEO | Le volontà dell'uomo, morto nel 2020, sono state esaudite grazie all'approvazione della legge regionale sulla cremazione. Alla cerimonia anche la consigliera Gentile: «Momento storico, questo è un grande segno di civiltà»
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In un evento storico per la regione, la Calabria segna un importante passo avanti nella sua legislazione funeraria, consentendo per la prima volta la dispersione delle ceneri dei defunti. Questo risultato è stato ottenuto dopo un iter legale estenuante e tre anni di attesa per la famiglia Scarcella di Mirto Crosia.
Michele Scarcella, deceduto il 12 marzo 2020, aveva espresso il suo desiderio di essere cremato e che le sue ceneri fossero disperse nel mare che amava profondamente, un desiderio che sembrava impossibile da realizzare a causa della mancanza di normative chiare in Calabria. Tuttavia, grazie all'approvazione della legge sulla cremazione l'anno scorso, finalmente questo sogno si è avverato.
La moglie di Michele, Maria, ha dichiarato con emozione: «È stata una battaglia lunghissima e alla fine sono state esaudite le ultime volontà di mio marito. Sono stati tre anni complicatissimi, una attesa non facile».
Il consigliere regionale Katya Gentile, intervenuta durante la celebrazione dell'evento, ha sottolineato l'importanza di questo momento: «Oggi facciamo la storia perché, per la prima volta, assistiamo alla dispersione delle ceneri che si può fare anche in Calabria dopo l'approvazione della legge sulla cremazione avvenuta l'anno scorso. È questo un grande segno di civiltà di cui la nostra terra aveva bisogno».
Questa nuova normativa regola l'intero processo, dall'affidamento alla conservazione fino alla dispersione delle ceneri, fornendo chiarezza e regolamentazione in un settore precedentemente non disciplinato nella regione.
Inoltre, la legge ha previsto che i proprietari di animali d'affezione possano essere tumulati nel loculo del padrone qualora il padrone lo richiedesse, offrendo ulteriori opzioni per coloro che desiderano essere sepolti accanto ai loro amati animali.
Francesco Balsano, presidente della Socrem Bruzia, ha condiviso la sua emozione per questo traguardo raggiunto dopo anni di impegno: «In questi anni abbiamo portato avanti il diritto dei nostri soci di poter decidere liberamente dove poter conservare o disperdere le proprie ceneri, un diritto negato proprio perché la Regione Calabria non aveva adottato la legge nazionale. Ma grazie ad orecchie e cuori sensibili della nostra amministrazione, abbiamo trovato ascolto attraverso la legge 40/2022».
L'assessora del Comune di Crosia, Giuliana Morrone, insieme a Davide Tavernise, consigliere regionale della Calabria, e Alfonso Caruso, impresario funebre, hanno tutti definito questo evento come storico per la regione, dimostrando che la perseveranza e l'impegno possono portare a importanti cambiamenti legislativi che rispettano le ultime volontà dei defunti.