Amministratori sotto tiro, vittime di minacce e di intimidazioni, e amministratori nel mirino, quello della giustizia, per vicende di malaffare e collusioni con il crimine organizzato. Nel 2022, i dati sono diffusi dal ministero dell'Interno, la Calabria si conferma tra le regioni in cui gli apparati istituzionali sono più esposti ad episodi di cronaca nera rispetto al numero di abitanti.

Aggressione alle istituzioni

Eclatante l'attentato alla segreteria politica del parlamentare Francesco Cannizzaro. Con la campagna elettorale già avviata, mentre era in corso una riunione presieduta dall'esponente forzista, qualcuno ha esploso tre colpi di pistola calibro 38 sulla vetrata dei locali a Reggio Calabria, senza per fortuna, ferire nessuno dei presenti. L'anno si era aperto con altri due casi di rilievo: l'incendio del portone di ingresso del comune di Platì e la brutale aggressione ai danni del sindaco di Dasà.

Aria pesante a Rende

Ma, sia pure per motivi differenti, tira un'aria pesante anche in altri municipi. Soprattutto in quello di Rende dove si è insediata la commissione di accesso antimafia del Ministero dell'Interno mentre sindaco, vicesindaco e un assessore sono sospesi dalle funzioni in seguito ai provvedimenti restrittivi emanati dall'autorità giudiziaria neli loro confronti, nell'ambito di una inchiesta sui presunti legami tra i vertici politici dell'amministrazione e le 'ndrine locali. Il primo blitz, ordinato dai giudici distrettuali su richiesta della Procura guidata da Nicola Gratteri, è scattato all'alba del primo settembre con il coinvolgimento di 254 indagati. Il secondo terremoto giudiziario si è abbattuto sulla città del Campagnano il 10 novembre, con la notifica di ulteriori misure cautelari. La scure della giustizia ha colpito anche il piccolo centro di Cosoleto nel reggino, sciolto per infiltrazioni mafiose dopo gli sviluppi dell'inchiesta Propaggine.

Omicidi e femminicidi

La cronaca del 2022 non è stata avara di omicidi. Efferate nel cosentino le esecuzioni di Maurizio Scorza e della sua compagna Hanene Hedhli a Castrovillari nel periodo di Pasqua, attirati in un agguato e poi uccisi con inaudita ferocia in un contesto dai contorni chiaramente di stampo mafioso come quello in cui è maturata la morte di Pasquale Aquino a Corigliano, freddato da due sicari a colpi di arma da fuoco. Tre donne hanno poi pagato il proprio tributo di sangue in una nuova escalation di femminicidi. Vincenza Ribecco a Cutro uccisa dall'ex coniuge proprio nella giornata dell'otto marzo; Domenica Caligiuri assassinata dal marito a Mandatoriccio. E poi Ilaria Sollazzo a Scalea: un omicidio suicidio quest'ultimo, che ha lasciato orfana una bambina di due anni.

I riflessi della guerra in Ucraina

Non sono mancati nella cronaca calabrese i riflessi della guerra in Ucraina, quelli di commozione per la nascita di Mikhail, dato alla luce a Cosenza dalla giovane Anastasia giunta da Leopoli dopo un viaggio di tre giorni; quelli della disperazione per il destino di Taia, la piccola di cinque anni in fuga con la famiglia dalle zone del conflitto, investita ed uccisa a Crotone da un pirata della strada. E poi le innumerevoli manifestazioni di solidarietà e per la pace, la raccolta di vestiti e generi alimentari, le preghiere in strada e nelle parrocchie per la deposizione delle armi.

La voce degli studenti contro le molestie

Del 2022 si ricorderà pure la voce di protesta degli studenti del Liceo Valentini di Castrolibero per due settimane illuminato dai riflettori mediatici nazionali. Una ribellione pacifica e però ferma e determinata, ai presunti abusi di un docente tra i banchi di scuola tollerata dalla dirigente di quell'istituto. Una vicenda dai contorni ancora nebulosi, sfociata poi in un lungo corteo nelle strade del capoluogo bruzio per ribadire la condanna ad ogni tipo di molestia sessuale. E ricorderemo il gesto drammatico di un giovane consumato dalla depressione, utilizzato senza scrupoli e con bieche finalità di sciacallaggio, da una classe politica mediocre e da certa stampa, per tentare di intercettare qualche briciolo di consenso.

Fuoco assassino

Ma l'episodio in assoluto più drammatico del 2022 rimane il terribile incendio divampato in un'abitazione della località Pistoia di Catanzaro, nel cuore della notte del 22 ottobre. Morti tre fratelli, Saverio, Aldo Pio e Mattia di 22, 14 e 12 anni. Una famiglia distrutta. Gravemente ustionati anche i loro genitori, Vitaliano Corasaniti e Rita Maffei, ed altri due loro figli di 16 e di dieci anni. Tutta la città si è unita in un moto di profonda commozione ai funerali celebrati nella Basilica dell'Immacolata per una tragedia forse figlia del disagio diffuso nelle periferie.

Scosse in mare

L'anno si chiude con il timore sollevato da uno sciame sismico per il momento inoffensivo e che però richiama ad altri scossoni con epicentro sempre nel Mar Tirreno, registrati a gennaio davanti alle coste delle province di Vibo Valentia e Cosenza e poi al largo di Scalea con una magnitudo leggermente superiore a 5, ma per fortuna verificatosi a centinaia di chilometri di profondità.

L'anno che verrà

Ci lasciamo alle spalle anche il dolore per la prematura scomparsa dell'amato Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè, che ci ha lasciato proprio nell'anno del Giubileo della sua amata Cattedrale. E guardando al prossimo futuro, il 2023 potrebbe riservare determinanti sviluppi nei due cold case di maggiore interesse mediatico, quello del giallo sulla morte di Denis Bergamini e quello dell'omicidio di Lisa Gabriele. Ed anche la speranza del risveglio di Davide Ferrerio, da agosto in coma dopo una brutale, inconcepibile aggressione.