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Un mese e mezzo fa avevo rivolto un appello alle istituzioni, a iniziare dalla Regione Calabria, di aiutare la famiglia del giovane operaio romeno, Adrian Miholca, 25 anni, che ha perso la vita il 2 marzo precipitando con la ruspa per il crollo di una campata del viadotto Italia della A3. Non c'è stata purtroppo sino a oggi alcuna risposta. Nessuna solidarietà e nessun aiuto è arrivato dalla Regione e dalle altre istituzioni preposte. L'operaio è stato completamente dimenticato». Lo afferma il leader del Movimento diritti civili, Franco Corbelli. «Si continua a parlare e a fare riunioni – aggiunge – solo per il viadotto crollato. Il giovane romeno continua a essere ignorato e il fratello, che lavorava nello stesso cantiere, è tra gli indagati per questa tragedia nell'inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari».
«Chiediamo – prosegue Corbelli – con il rispetto che si deve all'operato della magistratura, di voler subito archiviare la posizione del fratello dell'operaio rumeno deceduto e al presidente della Regione e alle altre istituzioni preposte, di aiutare la famiglia di questo sfortunato lavoratore. Un mese e mezzo fa avevo chiesto che venisse aiutata la sua famiglia. Avevo auspicato che le Istituzioni preposte si facessero carico di questo caso umano, della immane tragedia che ha colpito questo giovane immigrato e la sua famiglia» prosegue Corbelli. «Avevo chiesto che quel giovane operaio non venisse dimenticato. Purtroppo invece dalla Regione Calabria e dalle altre istituzioni preposte – conclude – non è arrivata quella risposta di solidarieta' che mi aspettavo».