“Nessuna mancanza di controllo”. Lo ha detto Giancarlo Perrotta, responsabile dell’unità protocollo di Anas, a margine dell’incontro in Prefettura a Cosenza convocato dopo il crollo di una campata del viadotto Italia dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, che ha provocato la morte di un operaio che stava effettuando dei lavori . “È uno dei cantieri più sicuri d’Italia - ha aggiunto Perrotta - perché vi è stato applicato uno degli ultimi protocolli di legalità varati dal Ministero. Inoltre, non è mai stata rilevata nessuna mancanza o disfunzione relativa all’applicazione del protocollo”.


Dello stesso parere si è detto Maurizio Benucci, direttore tecnico del contraente generale Italsarc, secondo il quale “le dichiarazioni dei sindacati sono solo ipotesi, considerato che siamo monitorati continuamente. Abbiamo i dati certificati inoltrati alla Prefettura e i verbali degli incontri periodici che teniamo proprio con i sindacati, per cui francamente non capisco il motivo di queste accuse”. I sindacati, dal canto loro, nel corso dell’incontro hanno ribadito le accuse. “Sono strane le dichiarazioni di Anas – ha detto Mauro Venuleio della Filca Cisl - perché le stesse imprese affidatarie che abbiamo incontrato in Confindustria hanno ammesso che c'è un problema di turnazione e orario di lavoro. Da tempo denunciamo che in quel cantiere non vengono rispettate le regole, con turni di lavoro massacranti. Un cantiere che doveva essere un modello per la Calabria si è rivelato esattamente il contrario”. Sul tratto al momento è in corso il sopralluogo dei due consulenti nominati dalla Procura di Castrovillari, che stanno procedendo a verificare la stabilità della struttura dell’intero viadotto.