Marco Moladori, responsabile dell'area compartimentale Anas per la Calabria, ha annunciato l’avvio degli interventi di manutenzione in programma a settembre in risposta ai timori diffusisi sui social dopo la tragedia ligure
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Tre milioni 400.000 euro per preservare quella che l'Anas considera a tutti gli effetti un'opera d'arte oltre che un'infrastruttura fondamentale per la città di Catanzaro. Si tratta del viadotto Morandi-Bisantis, il simbolo della città. Realizzato negli anni Sessanta e progettato da Riccardo Morandi, il ponte collega il centro del capoluogo della Calabria con i quartieri a ovest e a sud, oltre che, attraverso la statale 280 dei Due Mari, con l'autostrada.
Migliaia di persone e centinaia di auto vi passano sopra ogni giorno. Per questo la tragedia di Genova ha scatenato la psicosi sui social, essendo stati, il viadotto crollato e quello catanzarese, concepiti dallo stesso progettista, una delle massime autorità dell'epoca in materia. È l'unico punto in comune fra i due manufatti, le cui strutture sono completamente differenti, ma tanto è bastato per scatenare fra i catanzaresi timori infondati, riversati sul web, per la tenuta dell'opera.
L'ingegner Marco Moladori, responsabile dell'area compartimentale Anas per la Calabria, interpellato dall'Agi, rassicura tutti: il viadotto Morandi-Bisantis (dal nome del presidente della Provincia che volle l'opera) è sotto costante monitoraggio. «Si tratta di un'opera - spiega - straordinaria sotto tutti i punti di vista che va preservata per noi e per i nostri figli». Il "restyling" è già in corso, come testimoniano le impalcature che "imbracano" le poderose strutture del ponte, tra i più alti in Europa e nel mondo a campata unica.
«Da due anni - spiega Moladori - metà del nostro budget è destinata alla manutenzione delle opere d'arte, e fra queste rientra il Morandi di Catanzaro, a cui sono destinati 3 milioni 400.000 euro in 3 lotti: la prima tranche di interventi, pari a un milione, è già in corso. A settembre inizieranno altri lavori per un milione 400.000 euro. Si tratta di interventi necessari per prevenire il degrado dell'opera, nell'ambito di una programmazione che non può essere dettata dall'emergenza, ma dev'essere pluriennale».
Non si tratta, del resto, della prima volta che l'azienda delle strade interviene sul grande viadotto catanzarese (non l'unico esistente in città, data anche la presenza della tangenziale ovest con un ponte sorretto da piloni e realizzato successivamente), visto che lavori per 200.000 euro furono portati a compimento lo scorso anno.