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"L’interruzione del tratto autostradale calabrese a causa del grave incidente successonei giorni scorsi, in cui ha perso la vita un giovane operaio, obbliga noi, classe dirigente ad affrontare con spirito risolutivo e moderno il piano della mobilità sia regionale che trasregionale – ha dichiarato Bevacqua – servono sin da subito misure alternative al sistema di trasporto su gomma, al fine di arginare gli effetti negativi che si stanno già manifestando in maniera preoccupante, sia sull’economia che sulla mobilità dei cittadini”.
"Uno Stato moderno – ha proseguito Bevacqua – e una Regione che ha realmente intenzione di correggere un percorso, segnato visibilmente dall’insuccesso e da interventi e azioni miopi e inadeguate a far fronte alla domanda di celerità e semplificazione della catena di approvvigionamento e all’esigenza di mobilità individuale, non può esimersi dal rivedere il Piano dei trasporti e della logistica, in un’ottica integrata che contempli un nuovo assetto infrastrutturale per lo sviluppo della regione. E’ prioritario evitare che strozzature come quella che caratterizza il tratto autostradale calabrese, in questo periodo, siano causa di isolamento delle regioni e spacchino l’Italia in due. Penso che sia arrivato il momento di adottare il trasporto intermodale come metodologia di trasferimento delle merci, in un Piano integrato atto a rilanciare le vie del mare e quelle della strada ferrata come alternativa ambientale praticabile ed ecosostenibile”.
“Se optassimo per una logistica di trasporto intermodale e combinato– ha concluso Bevacqua – potremmo ridurre i costi e la dipendenza dal petrolio e nello stesso tempo, ovviare alle interruzioni e strozzature del percorso stradale che, peraltro, si verificano spesso e volentieri. In questo modo metteremmo le basi per un sistema di trasporto merci-persone capace di allaccarsi al sistema Europa, declinando le raccomandazioni della Commissione europea in ordine alla semplificazione della catena del trasporto e dei corridoi verdi”.